François-Henri Pinault
Da dove viene François-Henri Pinault
Uno degli uomini più importanti del mondo della moda, che ha trasformato l'azienda di legname di famiglia in uno dei più grossi gruppi del lusso

Cosa è successo in Gucci
Guida alla nomina del nuovo direttore creativo Alessandro Michele e al perché nel mondo della moda se ne parla tanto da dieci giorni

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Versace è in vendita, dicono i giornali italiani
Sembra che l'annuncio sarà fatto domani, martedì, e che tra i probabili acquirenti ci sia Michael Kors

La sfilata di Gucci ai Musei Capitolini
Femminista: con un utero fiorito disegnato su un vestito e la data dell'approvazione della legge 194 su una felpa

Cosa si dice della sfilata di Gucci
Tante cose, tutte buone, che in molti aspettavano di vedere il cambiamento con Alessandro Michele ed è stata l'evento della prima giornata di sfilate a Milano

Perché Gucci si è fermata un po’
Nel 2020 ha perso di più rispetto a molte aziende concorrenti: potrebbe essere colpa del coronavirus, o forse è il momento di cambiare

La moda non sta tanto bene
I problemi del settore sono noti da tempo ma negli ultimi tempi si sono visti tutti insieme: il sito di moda BoF prova a capire perché

I loghi dell’alta moda stanno diventando un problema?
Ai clienti piace sempre meno ostentare i marchi, e grandi gruppi come Louis Vuitton, Gucci e Prada ne stanno facendo le spese

Il grande coming out del 1984
«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»
