Il giorno che cambiò la Turchia
Cinque anni fa fallì il colpo di stato contro Erdoğan, che con la successiva repressione inaugurò una nuova fase della sua presidenza

Cinque anni fa fallì il colpo di stato contro Erdoğan, che con la successiva repressione inaugurò una nuova fase della sua presidenza


Al ponte sul Bosforo è stato dato un nuovo nome ed Erdoğan ha di nuovo parlato di pena di morte, davanti a decine di migliaia di persone

Cioè dalla notte tra il 15 e il 16 luglio 2016, quando fallì il colpo di stato contro il governo di Erdoğan

È cominciato oggi a Istanbul, in un tribunale già noto per avere giudicato i presunti responsabili di un altro colpo di stato: gli imputati sono 29 poliziotti

Domenica sera a Istanbul c'è stata una manifestazione enorme contro il colpo di stato, Erdoğan ha parlato anche di pena di morte

Ha chiuso 131 organizzazioni giornalistiche e case editrici, tra cui il quotidiano Zaman, il giornale di opposizione già commissariato a marzo

99 generali e ammiragli sono stati formalmente incriminati per il tentato colpo di stato, migliaia di persone che lavorano nel settore dell'istruzione sono state licenziate

Testimonianze e notizie raccolte negli ultimi giorni confermano che i golpisti erano molto più organizzati di quanto sia stato detto

E ci sono notizie confuse sulla confessione di uno dei presunti autori del colpo di stato, Erdogan ha detto che considererà la reintroduzione della pena di morte

Al segretario di Stato americano l'operazione non è sembrata «molto ben organizzata ed eseguita»

Il tentato golpe dell'esercito non è riuscito, e ci sono stati almeno 265 morti: il governo oggi ha arrestato quasi tremila militari e rimosso altrettanti giudici

L'esercito turco è allo sbando, Erdoğan è concentrato a colpire i suoi oppositori interni: e per i ribelli che combattono il regime siriano di Assad non sono due buone notizie

Cioè il religioso accusato dal governo turco di avere organizzato il colpo di stato: ieri sono stati arrestati uno dei suoi nipoti e il suo consigliere personale


Sembrava la volta buona e invece no: i presidenti dei due stati dell'isola hanno deciso di interrompere i negoziati in corso in Svizzera



