Sanremo 2018: la classifica completa
Hanno vinto Ermal Meta e Fabrizio Moro: al secondo posto c'è Lo Stato Sociale e all'ultimo gli Elio e le storie tese

Hanno vinto Ermal Meta e Fabrizio Moro: al secondo posto c'è Lo Stato Sociale e all'ultimo gli Elio e le storie tese

Si riferisce ai voti espressi dalla giuria della sala stampa, ed è piuttosto diversa da quella stilata martedì sera

Ha vinto Diodato, arrivato davanti a Francesco Gabbani e ai Pinguini Tattici Nucleari

Quelli che sono piaciuti di più (e quindi sono finiti nella "zona blu") sono Simone Cristicchi, Irama, Mahmood e Ultimo

La prima parziale, basata sul voto della sala stampa: domani canteranno gli altri dodici concorrenti in gara

Ha vinto Mahmood, davanti a Ultimo e Il volo; il premio della Critica è stato vinto da Daniele Silvestri; quello di TIM da Ultimo

È stata definita sulla base del voto della giuria di esperti o "Giuria di qualità"

La classifica si riferisce al voto della stampa, che costituisce solo il 30 per cento del punteggio effettivamente raccolto dagli artisti

Un po' di cose utili per non perdersi tra giuria demoscopica, giuria di qualità, sala stampa e televoto

Le cose da sapere sulla terza serata del Festival

Risentiremo tutti i "Campioni" e tra gli ospiti ci saranno Fiorella Mannoia, Laura Pausini e Antonella Clerici

Tutti e 20 i “Campioni” canteranno una versione rivisitata dei propri pezzi insieme ad altri artisti ospiti

È avanti Renga, legittimato dal voto popolare

Formata per metà dal televoto e per metà dalla giuria

Scelte dal peraltro direttore del Post, Luca Sofri, a suo insindacabile giudizio

Per chi non è tra le oltre 200mila persone che saranno lì, le istruzioni per seguirlo da casa

I video delle esibizioni dei 25 cantanti nelle prime due serate del Festival

Alla sua seconda partecipazione, con la canzone “Balorda nostalgia”

«Nessuno può toccare i “minuti di applausi” alla stampa italiana, nonostante sia più una trovata di marketing che di giornalismo. Il dato non ha nessuna reale rilevanza al di là della quantificazione del potenziale successo di un film. È promozione, e come tale non è un indicatore imparziale. In oltre dieci anni di frequentazione di festival internazionali posso affermare di non aver mai assistito a un applauso più lungo di 2 o 3 minuti, ma in verità non li avevo mai cronometrati e avevo sempre partecipato, lo confesso, alle proiezioni sbagliate, quelle per la stampa e non alle prime ufficiali. Quindi quest'anno ho provato a cronometrarli davvero»
