banani
Martinica sta facendo ancora i conti con i danni del clordecone
È un potente pesticida, usato per più di vent'anni nonostante i rischi per la salute delle persone e per l'ambiente fossero noti

La grande moria delle banane
Due funghi minacciano la varietà più diffusa e i produttori sono alla ricerca di un nuovo tipo più resistente: è già accaduto in passato e non fu così facile

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Nella villa di Yanukovich
È stata abbandonata e occupata dai manifestanti che hanno trovato parecchie stranezze (uno zoo, un galeone e un hovercraft)

La crisi del cioccolato
Molti coltivatori africani hanno iniziato ad abbandonare le loro piantagioni di cacao

Un vulcano ha oscurato il cielo di Barbados
La Soufrière si trova sull'isola caraibica di Saint Vincent, ma le ceneri delle sue eruzioni hanno bloccato la luce del Sole anche a 120 chilometri di distanza

Resteremo senza banane?
È possibile: non sappiamo ancora come fermare il fungo che sta facendo fuori la varietà di banane che rappresenta il 99 per cento del mercato mondiale

Quelli che inventano le parole nuove in islandese
Un gruppo di linguisti locali ha il compito di tenere la lingua islandese al passo coi tempi, per evitare che scompaia

Il viaggio delle banane di New York
Arrivano nei container dal Sudamerica quando sono ancora verdissime e poi finiscono ovunque: in mezzo succedono molte cose

In Sicilia si producono sempre più frutti tropicali
I cambiamenti del clima hanno reso possibile e vantaggiosa la coltivazione di manghi e caffè, racconta un articolo del nuovo The Passenger

Mangiamo sempre la stessa banana
Nonostante ci siano molte varietà, la più coltivata e venduta è un clone ed è sempre più esposta a malattie che potrebbero farla scomparire

Un naufragio lungo 15 mesi
Nel 1965 sei adolescenti tongani rubarono una barca, restarono alla deriva per giorni e finirono su un'isola disabitata, senza cibo né acqua: se la cavarono

L’incredibile Hercule Florence
«Nel frontespizio di "Photographie où Imprimerie à la lumière", quella parola mai usata e così importante appare accanto ad un’altra parola, “découverte”, “scoperta”, che in un secondo tempo è stata cancellata con una riga orizzontale. Leggere per prima quel manoscritto e trascriverlo, ripercorrere il viaggio in Amazzonia, partecipare ai drammi e ai tormenti di Hercule Florence, ai suoi ragionamenti che scorrono come un flusso di coscienza, poter essere parte di quel momento storico, vedere come nasce un’idea, come si forma un’intuizione geniale originata dal bisogno, mi ha calato in una dimensione di privilegio assoluto»
