Il primo spot sulla violenza contro le donne al Super Bowl

Tra la birra, le automobili e Victoria’s Secret, durante il Super Bowl di ieri è stato trasmesso uno spot contro la violenza sulle donne, ed era la prima volta (e sì, è solo uno spot, ma era la prima volta). Lo spot è dell’associazione No More, che si occupa di abusi domestici, ed è stato prodotto con il sostegno della National Football League (NFL) che ha messo a disposizione la propria agenzia pubblicitaria. Dura 60 secondi e si sente una donna chiamare il 911, il servizio USA per le emergenze, e ordinare una pizza:

“911, ha bisogno di aiuto?”
“123 Main St.”
“Ok, cosa sta succedendo?”
“Vorrei ordinare una pizza”
“Signora, ha chiamato il 911”
“Sì, lo so. Potrei avere una pizza grande con salamino piccante, funghi e peperoni?”
“Mi dispiace, sa di aver chiamato il 911?”
“Certo. Quanto tempo ci vorrà?”
“Signora, va tutto bene? Ha bisogno di aiuto?”
“Sì”
“Non ne può parlare perché c’è qualcuno nella stanza con lei, giusto?”
“Sì, esatto. Quanto tempo pensa ci vorrà?”
“Abbiamo un agente a un miglio da casa sua. Ci sono armi in casa?”
“No”
“Può rimanere al telefono?”
“No. A presto, grazie”

Lo slogan finale dello spot è: «Quando è difficile parlare, tocca a noi saper ascoltare».

Dopo il caso Ray Rice (il giocatore che aveva tirato un pugno alla sua fidanzata ed era stato sospeso soltanto per due partite) la NFL si è data molto da fare contro la violenza sulle donne. Ha ad esempio collaborato con l’associazione No More per una serie di video intitolati “Speechless“, in cui si vedono giocatori ed ex giocatori parlare di violenza domestica. Quello del Super Bowl fa però riferimento ad una storia realmente accaduta: la conversazione dello spot è stata pubblicata dallo stesso operatore del 911 che ha ricevuto la chiamata su Reddit, circa 8 mesi fa. BuzzFeed l’ha rintracciato e dopo aver verificato la sua storia, l’ha intervistato: la telefonata è avvenuta 10 anni fa, intorno a mezzanotte. L’uomo ha detto che all’inizio pensava si trattasse di uno scherzo, che poi ha controllato l’indirizzo e l’archivio, e che ha visto come da quel numero fossero partite altre chiamate di aiuto per violenza domestica: «Alla fine l’agente è arrivato, ha trovato un uomo e una donna: lei aveva i segni delle botte, lui era ubriaco. Il poliziotto l’ha arrestato. La donna ha spiegato che il fidanzato la picchiava spesso. Penso sia stata molto intelligente a usare la storia della pizza. È stata una chiamata memorabile».

Giulia Siviero

Per ogni donna che lavora ci vorrebbe una moglie. Sono femminista e lavoro al Post. Su Twitter sono @glsiviero.