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  • Giovedì 25 febbraio 2016

Maurizio Sacconi spiega perché il ddl Cirinnà è come il matrimonio civile

Tutti gli uomini di Alfano
Maurizio Sacconi, senatore. (Simone Spada - LaPresse)

Spiegando perché non intende votare la fiducia al governo sul ddl Cirinnà, il senatore di NCD Maurizio Sacconi ha fatto un favore involontario a quelli che nel centrosinistra sostengono che la mediazione trovata – stralciando la stepchild adoption e l’obbligo di fedeltà – è comunque un risultato importante e storico per le coppie gay in Italia.

Nel testo sono ampie le sovrapposizioni tra unioni e matrimoni così da costituire le premesse per una giurisprudenza costante in favore delle adozioni omosessuali. Le sovrapposizioni riguardano: il rito con i testimoni e la lettura degli stessi articoli del codice civile, il cognome unico, il comune indirizzo familiare e sottolineo familiare, la presunzione di comunione dei beni, la quota di legittima nell’eredità, la pensione di reversibilità negata peraltro alle stabili convivenze eterosessuali con figli, le cause di impedimento. E se miagola come un gatto non può che essere un gatto. Così valuterà la legge ogni corte europea o nazionale.