Boris Johnson ha paragonato la resistenza del popolo ucraino a Brexit

Boris Johnson ha paragonato la resistenza del popolo ucraino a Brexit

Durante una conferenza del partito conservatore a Blackpool sabato, il primo ministro britannico Boris Johnson ha paragonato la lotta del popolo ucraino al desiderio di libertà dei britannici che hanno votato per Brexit. Nel suo discorso, Johnson ha detto che i britannici, come gli ucraini, hanno avuto l’istinto di «scegliere la libertà» e ha citato esplicitamente il voto del 2016 con cui il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea.

Johnson ha ricevuto molte critiche per il suo discorso. Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo, ha scritto: «Boris, le tue parole offendono gli ucraini, gli inglesi e il buon senso». Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio che è stato il principale negoziatore di Brexit per il Parlamento europeo, ha affermato che il confronto con la resistenza ucraina è «folle». «Non credo che il primo ministro stesse facendo un confronto diretto tra queste due cose che chiaramente non sono direttamente paragonabili», ha detto il ministro dell’Economia britannico, Rishi Sunak, intervistato dal programma Sunday Morning della BBC.

 

I primi passi del nuovo mega razzo della NASA per tornare sulla Luna

I primi passi del nuovo mega razzo della NASA per tornare sulla Luna

Nel pomeriggio di giovedì in Florida (in Italia era notte), la NASA ha avviato per la prima volta il trasferimento del suo nuovo enorme razzo, lo Space Launch System (SLS), verso la rampa di lancio in vista della sua prima missione per tornare a esplorare la Luna con astronaute e astronauti.

SLS è alto quanto un palazzo di trenta piani (98 metri) e aveva trascorso buona parte dell’ultimo anno all’interno del Vehicle Assembly Building (VAB), il grande edificio del Kennedy Space Center un tempo impiegato per l’assemblaggio degli Space Shuttle e prima ancora dei Saturn V, i potenti razzi del programma spaziale Apollo che portarono per la prima volta esseri umani sulla Luna.

Il trasferimento dal VAB alla rampa di lancio può essere considerato un momento storico per SLS, il cui sviluppo negli ultimi dieci anni è stato a dir poco travagliato, a causa di numerosi ritardi e di costi sempre più alti per la sua realizzazione. Il razzo avrebbe dovuto compiere il primo volo nel 2017, ma il lancio era stato via via rinviato a causa di problemi tecnici, che avevano comportato costi aggiuntivi.

Sulla propria sommità, SLS porta Orion, la capsula da trasporto sviluppata dalla NASA per l’esplorazione dello Spazio profondo con equipaggi.

(NASA)

Nell’autunno del 2021, la NASA ipotizzò di effettuare il lancio inaugurale a febbraio di quest’anno, ma i piani furono in seguito rivisti. Se tutto procederà come previsto, SLS rimarrà per diverse settimane sulla rampa di lancio: a inizio aprile la NASA condurrà una sorta di prova generale, nella quale i tecnici simuleranno buona parte delle procedure previste per il giorno del lancio. Al termine, il razzo sarà portato nuovamente nel VAB per ulteriori test, prima di essere riportato all’esterno per il primo lancio, previsto in estate (la data non è stata ancora definita).

La missione inaugurale, chiamata Artemis I, non avrà equipaggio a bordo e servirà per testare il sistema di lancio e la capsula spaziale, in un viaggio intorno alla Luna che durerà tra le 4 e le 6 settimane a seconda della posizione del nostro satellite naturale rispetto alla Terra al momento del lancio.

Se Artemis I sarà un successo, la NASA procederà con la missione Artemis II, la prima con equipaggio a bordo e che compirà un viaggio intorno alla Luna, ma senza compiere un allunaggio. La NASA dovrà nel frattempo provvedere allo sviluppo delle parti mancanti di Orion, delle nuove tute per l’equipaggio e verificare che procedano le attività di sviluppo per le missioni seguenti, che richiederanno l’impiego di un sistema di trasporto dall’orbita lunare alla Luna.

Il video di Arnold Schwarzenegger sulla guerra in Ucraina, per il popolo russo

Il video di Arnold Schwarzenegger sulla guerra in Ucraina, per il popolo russo

L’attore e politico (ex governatore della California) Arnold Schwarzenegger ha pubblicato un video sulla guerra in Ucraina rivolgendosi direttamente al popolo russo. Nei primi minuti del video, Schwarzenegger racconta di quando a 14 anni incontrò il campione di sollevamento pesi Yuri Petrovich Vlasov, «l’uomo che diventò il mio eroe» nonostante l’opposizione iniziale di suo padre, che assediò Leningrado nelle fila dell’esercito nazista e che non amava i russi. Ma l’incontro con Vlasov e i suoi successivi viaggi nel paese, racconta Schwarzenegger, consolidarono uno stretto legame di amicizia e affetto con la Russia e i russi: in virtù del quale ha ritenuto di spiegare cosa sta succedendo in Ucraina e che non viene raccontato dalla propaganda interna.

«Spero che mi permettiate di dirvi la verità sulla guerra in Ucraina e cosa sta succedendo lì» dice Schwarzenegger, raccontando dei bombardamenti russi sui civili e delle difficoltà incontrate dall’esercito di Putin. «L’Ucraina non ha cominciato questa guerra, né i nazionalisti o i nazisti. Le persone al potere al Cremlino l’hanno cominciata. Questa non è la guerra del popolo russo».

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