Al G7 c’è stato un momento collettivo di battute su Putin

Al G7 c'è stato un momento collettivo di battute su Putin

Domenica, durante il primo giorno del G7 in corso in Germania, i leader di Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Canada e Giappone si sono fatti fotografare dai giornalisti prima dell’inizio della sessione pomeridiana di incontri. L’atmosfera sembrava piuttosto rilassata: c’è stato anche un momento collettivo di battute su Vladimir Putin, il presidente russo responsabile dell’invasione dell’Ucraina, cioè il tema principale di questa riunione del G7.

Tutte le battute ruotavano intorno all’immagine da duro che Putin cerca di proiettare da anni, alimentata da foto e video che in Occidente sono anche diventati dei meme. «La giacca la teniamo oppure ce la togliamo?», ha chiesto il primo ministro Boris Johnson, che ha aggiunto: «dobbiamo dimostrare che siamo più tosti di Putin». «Ci faremo fotografare a petto nudo a cavallo», è intervenuto il primo ministro canadese Justin Trudeau, facendo riferimento a una famosa serie di foto scattate a Putin nel 2009. «Andare a cavallo è fantastico», ha detto scherzando la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «Facciamo vedere i nostri pettorali!», ha aggiunto Johnson. Poco dopo i fotografi sono stati fatti uscire dalla stanza.

In Canada è stato trovato un piccolo di mammut conservato nel ghiaccio per 30mila anni

In Canada è stato trovato un piccolo di mammut conservato nel ghiaccio per 30mila anni

Un intero esemplare di mammut lanoso è stato scoperto di recente nel nord-ovest del Canada, arrivato fino ai giorni nostri protetto dal permafrost, lo strato di terreno perennemente ghiacciato.

È il primo ritrovamento di questo tipo nel Nordamerica, nonché uno dei più importanti al mondo, e potrà fornire ai gruppi di ricerca nuovi importanti elementi per studiare questi animali, che popolarono numerose aree della Terra in un periodo compreso tra 200mila e 5mila anni fa. La specie (Mammuthus primigenius) si era progressivamente evoluta dal mammut delle steppe (Mammuthus trogontherii).

L’esemplare, un piccolo di mammut, risale a oltre 30mila anni fa ed è stato trovato da alcuni minatori nella regione del Klondike nello Yukon, in un territorio in cui abita la popolazione autoctona Trʼondëk Hwëchʼin.

(Governo dello Yukon)

I gruppi di ricerca che lo hanno esaminato dicono che il mammut era una piccola femmina ed è sorprendentemente ben conservato, al punto da essere una delle più importanti scoperte sull’Era glaciale. In precedenza, nel 2007, un mammut era stato scoperto nel permafrost della Siberia.

La testuggine trovata negli scavi di Pompei

La testuggine trovata negli scavi di Pompei

Negli scavi in un’area del sito archeologico di Pompei sono stati da poco ritrovati i resti di una testuggine di circa 2mila anni fa, che aveva provato a scavarsi un rifugio tra i detriti di una bottega dismessa dopo il terremoto del 62 d.C., che aveva causato la distruzione di un’ampia porzione della città.

Le dimensioni del carapace, dello scheletro interno e del piastrone (la parte del guscio che rimane a contatto con il suolo) hanno permesso di risalire alla specie di appartenenza, Testudo hermanni, e di determinare che la testuggine fosse relativamente giovane.

(ANSA/CIRO FUSCO)

Secondo i gruppi di ricerca che l’hanno ritrovata, si era probabilmente rifugiata nell’edificio non più utilizzato della bottega per trovare un luogo adatto a deporre il proprio unico uovo. L’ipotesi è che non avesse comunque trovato un luogo sufficientemente adeguato per lasciare l’uovo continuando a trattenerlo. Questa condizione, che si chiama distocia, fa sì che le testuggini vadano incontro a diversi problemi per la loro salute, che spesso si rivelano fatali.

(ANSA / CIRO FUSCO)

È probabile che chi si occupò in seguito di rimettere in sesto la bottega danneggiata non notò la presenza dell’animale, e i suoi resti furono coperti arrivando pressoché intatti fino ai giorni nostri.

In passato erano state ritrovate altre testuggini a Pompei, ma non in luoghi interni di questo tipo. La sua presenza offre qualche indizio sulle grandi attività di ristrutturazione e risistemazione della città che furono svolte dopo il terremoto del 62 d.C., a distanza di vari anni dalla più famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che comportò la distruzione dell’antica città.

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