Di Maio non ha capito come funziona l’app Immuni

Di Maio non ha capito come funziona l'app Immuni

In un’intervista a Sky Tg 24 il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato dell’app Immuni – che il governo utilizzerà per il tracciamento dei contatti delle persone contagiate dal coronavirus in Italia – dicendo che «serve a permettere ad un cittadino di avere una segnalazione nel caso in cui stia per entrare a contatto con un positivo». Ovviamente è falso: l’app Immuni, e il contact tracing in generale, non servono a prevedere il futuro.

L’app serve a segnalare se si è entrati in contatto con persone che sono poi risultate positive, e che quindi potevano già essere contagiose (per quanto asintomatiche) nel momento del contatto: tramite l’app ogni smartphone emette periodicamente un codice identificativo univoco (ID) e anonimo che può essere captato dagli altri smartphone che utilizzano la stessa app nelle vicinanze, entro qualche metro. Se uno dei proprietari dell’app a un certo punto segnala di essere risultato positivo al coronavirus, il sistema consente di avvisare le persone delle quali era stato in prossimità nei giorni precedenti.

C’è una nuova canzone dei Rolling Stones

C'è una nuova canzone dei Rolling Stones

I Rolling Stones hanno pubblicato “Living In a Ghost Town”, la prima canzone originale della band inglese dal 2012. Mick Jagger, il cantante, ha detto che la band aveva registrato «del nuovo materiale prima del lockdown, e c’era una canzone che pensavamo potesse risuonare in questi tempi che stiamo vivendo. Ci abbiamo lavorato in isolamento. Ed eccola qui». Keith Richards, il chitarrista, ha confermato che la canzone fa parte di un nuovo disco in lavorazione. L’ultimo che conteneva canzoni originali era uscito nel 2005, A Bigger Bang, mentre nel 2012 erano uscite due nuove canzoni in una compilation, e nel 2016 un album di cover blues.

Il video del furto del quadro di Van Gogh nei Paesi Bassi

Il video del furto del quadro di Van Gogh nei Paesi Bassi

La polizia dei Paesi Bassi ha diffuso le immagini delle telecamere di sorveglianza del museo di Laren, dove lo scorso 30 marzo era stato rubato un dipinto giovanile del pittore olandese Vincent van Gogh. L’opera, intitolata “Il giardino della canonica a Nuenen in primavera”, fu realizzata nel 1884, quando Van Gogh aveva 30 anni ed era tornato a vivere con i suoi genitori. Il video del furto è stato mostrato durante la trasmissione televisiva olandese Opsporing Verzocht.

Nelle immagini diffuse dalla polizia si vede un uomo arrivare in moto verso le 3 di notte nei pressi del museo, e successivamente fare irruzione con il volto coperto da un passamontagna all’interno, rompendo con un martello le porte di vetro rinforzato all’entrata. Si vede poi l’uomo attraversare il negozio di souvenir e infrangere un’altra porta in vetro, che conduce alla galleria dove era esposto il quadro.

Le immagini successive mostrano l’uomo uscire dal museo con il quadro sotto il braccio e poi allontanarsi in moto. Al momento nessuno è stato arrestato per il furto e il quadro non è ancora stato ritrovato.

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