Potete seguire dei rifiuti spaziali su Twitter

Potete seguire dei rifiuti spaziali su Twitter

Nello Spazio, orbitanti attorno alla Terra, ci sono tantissimi rifiuti: dal lancio dello Sputnik I, il primo oggetto artificiale mandato in orbita, centinaia di milioni di pezzi di veicoli spaziali si sono accumulati attorno al nostro pianeta. La maggior parte – circa 200 milioni – hanno un diametro minore di un centimetro, circa 670mila hanno un diametro compreso tra 1 e 10 centimetri, mentre quelli con dimensioni maggiori sono circa 29mila. Le agenzie spaziali monitorano gli spostamenti di questi 29mila oggetti più grandi che possono essere molto pericolosi per le missioni spaziali, visto che si muovono a velocità di migliaia di chilometri orari. I pezzi più piccoli invece sono ora l’oggetto di un progetto artistico intitolato Adrift, cioè “Alla deriva”, che tra le altre cose permette di “adottare” tre di questi rifiuti seguendo i loro spostamenti attraverso Twitter. Adrift è opera degli artisti britannici Cath Le Couteur e Nick Ryan che lo hanno pensato per sensibilizzare le persone sul tema dei rifiuti nello Spazio.

I tre rifiuti che possono essere “adottati” sono Vanguard I, il primo satellite alimentato a energia solare, lanciato nello Spazio dagli Stati Uniti nel 1958; SuitSat (soprannominato Ivan Ivanovich), una tuta spaziale russa piena di spazzatura che è stata mandata fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2006 con una radio; e una parte di Fengyun-1C, un satellite meteorologico cinese che nel 2007 fu intenzionalmente distrutto con un missile, di fatto raddoppiando la quantità di singoli rifiuti spaziali in orbita attorno alla Terra.

Il progetto comprende anche una parte acustica: Le Couteur e Ryan hanno costruito Machine 9, uno strumento musicale elettromeccanico che segue le posizioni di 27mila pezzi di spazzatura spaziale e le trasforma in suoni in tempo reale.

“Rogue One” sarà il primo film di Star Wars senza i titoli di testa che scorrono

"Rogue One" sarà il primo film di Star Wars senza i titoli di testa che scorrono

Rogue One: A Star Wars Story, il primo film spinoff della saga di Star Wars, uscirà nei cinema italiani il 15 dicembre. Negli ultimi giorni siamo entrati nel vivo della fase promozionale del film: ieri Kathleen Kennedy, il capo di Lucasfilm  – l’azienda di proprietà di Disney che detiene i diritti della saga – ha parlato con Variety di Rogue One spiegando che sarà un po’ diverso rispetto ai soliti Star Wars. Kennedy ha spiegato per esempio che Rogue One non sarà aperto dagli iconici titoli di testa che scorrono dallo spazio, ma che «probabilmente il film inizierà in maniera più tradizionale, mostrando solo il titolo». Sigh.

Il trailer di “Silence”, il nuovo film di Martin Scorsese

Il trailer di "Silence", il nuovo film di Martin Scorsese

Paramount Pictures ha pubblicato il primo trailer di Silence, il nuovo film di Martin Scorsese: è ambientato nel Diciassettesimo secolo e racconta la storia della persecuzione di due preti gesuiti portoghesi, andati in Giappone per cercare un altro prete. Nel cast ci sono Liam Neeson (il prete da cercare), Andrew Garfield e Adam Driver (cioè Kylo Ren nell’ultimo Star Wars). Il film è tratto da un libro scritto nel 1966 da Shusaku Endo ed erano anni che Scorsese aveva in mente di farci un film. La sceneggiatura è invece di Jay Coocks, che per Scorsese ha già scritto Gangs of New York e L’età dell’innocenza. Il film uscirà a gennaio e il trailer è come ormai ne fanno pochi: all’inizio fa capire le premesse della storia, poi fa vedere qualche rapida immagine di quando i due arrivano in Giappone, senza svelare troppo. Per esempio è una storia con violenze e torture, ma il trailer le fa intuire senza mostrarle troppo.

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