E l’inverno mi manchi

Gennaio è un mese infernale per chi segue il tennis che, da perfetto sport lucertola, va dove splende il sole.  La transumanza australiana dei professionisti crea un mese di corto circuito per chi rimane in Europa, costretto a puntare la sveglia a orari assurdi. Iniziano mercoledì le qualificazioni dell’Australian Open, il primo Slam del 2012 e si andrà avanti sino alla fine del mese cercando di abituarsi a scambiare il giorno con la notte e l’estate con l’inverno. Ci siamo lasciati a dicembre con la conclusione dell’annus mirabilis di Novak Djokovic e ci ritroviamo ora a cercare di capire cosa succederà nei 12 mesi delle Olimpiadi britanniche.

– Scordatevi che Djokovic ripeta l’impresa del 2011. Sul cemento rimane il più forte, non sarebbe strano se vincesse ancora a Melbourne, ma non potrà permettersi di giocare cinque mesi senza riprendere fiato perchè arriverebbe cotto ai giochi di Londra.

– Il vero protagonista della stagione è per ora il cerotto. I migliori giocatori sono alle prese con infortuni e ritiri e in Australia potrebbe anche scapparci la sorpresa (uno Tsonga per intenderci). Nadal ha la spalla sbirula e ha già detto che a febbraio si fermerà per sistemarla, Federer e Pennetta hanno la schiena dolorante, Venus Williams si è già ritirata, Serena non gioca un torneo che conta da una vita. Senza contare tutti quelli che hanno lasciato anzitempo il campo nei primi 10 giorni dell’anno.

– Capitolo Murray: per certi versi è il vero favorito di Melbourne. È in fiducia avendo appena vinto un torneo, ha scelto Ivan Lendl come allenatore e sul cemento è sicuramente tra i più forti. Il suo problema è che tutti si aspettano che vinca e lui sente la pressione. Nelle tre precedenti finali Slam ha fatto solo figuracce ma si può confortare con i numeri di Lendl: il ceco ne perse quattro prima di concludere la carriera con 10 Slam all’attivo.

– Caroline Wozniacki ha chiuso miracolosamente il secondo anno consecutivo come numero 1 del mondo senza aver vinto uno Slam in carriera. Questa settimana, con tutta probabilità, verrà superata in classifica da Petra Kvitova, vincitrice di Wimbledon 2011. Sarà la sua chance di giocare senza pressione addosso perchè le qualità per vincere un torneo maggiore non mancano. Schiavone arriva all’appuntamento di Melbourne non in condizione e difficilmente ripeterà l’impresa dell’anno passato. Val la pena di tenere d’occhio Marion Bartoli, dal tennis esplosivo ma dal cervello esile; se il braccio fa il suo dovere la testa può anche essere un optional.

– Capitolo italiani. Fognini ha problemi ad una caviglia, Seppi ha strappato un set a Federer a Doha ma il suo tennis dipende troppo dagli avversari, Starace farà solo presenza così come Volandri. Lorenzi si è guadagnato l’ennesima gioia entrando direttamente in tabellone, se lo merità ma non andrà lontano. Per Cipolla tutto dipende da chi affronta: lui ci mette il talento ma non il fisico, se di fronte trova un atleta vero fa troppa fatica.  Nelle qualificazioni ci sono cinque giocatori, tra cui Bolelli, ma nessuno di loro ha la vittoria garantita. Mancherà del tutto Giannessi, rivelazione azzurra del 2011, che ha deciso di rimanere in Argentina per prepararsi alla sfida di centrare i primi 100 del mondo.

– Per chi sconvolgerà il proprio ritmo circadiano e seguirà gli Open in televisione c’è una splendida notizia. Accanto ai bravissimi Federico Ferrero, Jacopo Lo Monaco e Barbara Rossi ci sarà anche Stefano Semeraro su Eurosport. Ho detto tutto.

Enrico Maria Riva

Enrico Maria Riva ha collaborato con Matchpoint, SpazioTennis, The Tennis Space (UK) e Tennis Panorama News (USA). Per Ubitennis è stato inviato a Wimbledon e agli Australian Open. Il suo account twitter è @enricomariariva