La copertina di Vanity Fair su Hollywood, con sole donne

L’edizione statunitense di Vanity Fair ha diffuso online la copertina del suo numero dedicato a Hollywood – il cosiddetto Hollywood Issue, appunto – che dal 1995 esce ogni anno in concomitanza con gli Oscar. La foto di copertina – che si estende su tre pagine pieghevoli – è solitamente scattata dalla famosa fotografa di moda Annie Leibovitz e raffigura gli attori e le attrici del momento. Più di una volta le copertine (stiamo parlando dell’edizione statunitense della rivista) sono state accusate di sessismo (per le attrici giovanissime, seminude e in pose provocanti, affiancate da uomini con molti più anni e vestiti di loro) e razzismo (per la mancanza di neri e latinoamericani). Su quella del 2015, per esempio, c’era soltanto un attore nero, David Oyelowo, e uno latino, il guatemalteco Oscar Isaac. Quest’anno gli Oscar sono al centro di grosse polemiche perché dei 20 attori e attrici candidati nemmeno uno è nero, mentre Hollywood lo è sempre di più per il modo in cui tratta le attrici: sono meno pagate degli uomini anche quando sono la principale attrazione di un film (da Jennifer Lawrence a Scarlett Johansson), e superata una certa età (quella in cui i colleghi maschi sono ancora considerati sex symbol) fanno fatica a trovare un ruolo, sostituite da attrici molto più giovani.

Vanity Fair ha risposto con una copertina di sole donne: bianche, nere, latine, dai 20 agli oltre 70 anni. Ci sono tutte le candidate come Miglior attrice agli Oscar (Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, Saoirse Ronan, Brie Larson e Charlotte Rampling) insieme a quelle che la rivista definisce icone (Jane Fonda, Helen Mirren, Viola Davis e Diane Keaton), a star nascenti (come Alicia Vikander e Gugu Mbatha-Raw), e ad attrici che hanno già vinto un Oscar (come Rachel Weisz e Lupita Nyong’o).

(Si ingrandisce con un clic) Vanity

La decisione di Vanity Fair di prendere posizione verso una maggiore diversity – ovvero una maggiore rappresentazione e attenzione alle minoranze – è un atteggiamento adottato da sempre più riviste importanti, finora insensibili a questi temi (prima tra tutte Vogue). Come le altre copertine della Hollywood Issue, anche questa rispecchia il mondo del cinema, che emerge come molto più statico e chiuso rispetto a quello della tv: per esempio nell’ultimo anno molte delle attrici fotografate hanno recitato in ruoli o film di secondo piano al cinema, e sono state invece protagoniste di serie tv di successo. Il Guardian nota per esempio che il grande successo di Viola Davis dipende interamente dalla serie tv How to Get Away with Murder; Lupita Nyong’o ha recitato nel 2015 in Star Wars: Il Risveglio della Forza in un ruolo non particolarmente difficile e dopo aver vinto l’Oscar come Miglior attrice non protagonista due anni fa non ha più ricevuto ruoli all’altezza. Anche il talento di Mbatha-Raw è evidente, ma non ha avuto grande occasione di esprimerlo in Zona d’ombra e Jupiter – Il destino dell’universo.

Tutte le copertine hollywoodiane di Vanity Fair (nel 2009 al posto dello speciale su Hollywood ne uscì uno dedicato a Barack Obama)

Nel 2015 Jane Fonda ha recitato al cinema solo in una piccola parte in Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino, mentre ha avuto successo nella serie tv Grace and Frankie; Diane Keaton nel 2015 si è vista solo in un ruolo poco interessante in Natale all’improvviso, Charlotte Rampling ha ottenuto invece un personaggio interessante per il film 45 anni, ma erano anni che non le accadeva. L’unica che, al pari di Meryl Streep, continua a recitare in parti interessanti è Helen Mirren, che nel 2015 è apparsa sia in Woman in Gold e Trumbo. Attrici giovani e bianche come Jennifer Lawrence e Alicia Vikander, ottengono invece ruoli di primo piano sia da grandi studio cinematografici che da case più piccole (per Vikander sono stati sei nel 2015), che favoriscono anche le loro candidature agli Oscar.

Come tutte, infine, anche questa copertina è stata ampiamente photoshoppata. L’unica un po’ ribelle è Diane Keaton, che non compare con un abito da sera ma con vestiti scelti da lei, con cappello e nello stile scanzonato per cui è famosa. Vanity Fair sarà disponibile in digitale e nelle edicole di New York e Los Angeles da giovedì 4 febbraio, mentre nel resto degli Stati Uniti si potrà comprare da lunedì 8.

Arianna Cavallo

Libri, moda, fotografia, ma soprattutto Cit. Editor al Post. Twitter: @ariannacavallo