Splende il sole trallallà

L’Electric Light Orchestra, allora, quelli duri e puri la sfottevano. E in effetti era facile leggerla come una baracconata circense di pop e archi e sintetizzatori che solo un uso più spensierato del termine permetteva allora di catalogare come “rock”. Però Jeff Lynne – che sel’era inventata Birmingham nel 1970, era un genio della composizione pop e non è mai stato un reato coltivare un’inclinazione all’allegria e ai temi astrospaziali. Tra le altre cose, in un disco doppio del 1977 (prima del botto di “Discovery” Lynne mise una canzone che riassumeva la sua totale mancanza di tormento compositivo. Non solo si chiamava “Mr. Blue Sky”, ma lui confessò che gli era stata ispirata dal tempo nuvoloso di una giornata in uno chalet svizzero: devono essere stati momenti tremendi.
Poi la canzone divenne una specie di inno dei tifosi del Birmingham, che la dedicarono a Trevor Francis (era prima che arrivasse alla Sampdoria). E adesso, se guardate le partite dei mondiali, la sentite tutti i giorni: sta nello svenevole spot della birra Peroni, devastata dal disgraziato che urla “ancora più grosso!”.
Lynne intanto produce dischi di tutti, da Regina Spektor a Tom Petty a Joe Walsh. Vive a Los Angeles, ha 63 anni e non sembra minimamente preoccupato di niente.


Vedi anche:

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).