Com’è cambiata la vita della protagonista del video virale al concerto dei Coldplay
Kristin Cabot ha raccontato per la prima volta cosa è successo dopo che il video che la mostra abbracciata al suo capo ha fatto il giro di internet

Lo scorso 16 luglio, nel giro di poche ore, le facce di Kristin Cabot e Andy Byron finirono sugli smartphone di mezzo mondo. Lei era la responsabile delle risorse umane dell’azienda statunitense Astronomer, lui l’amministratore delegato, e quella sera erano comparsi per pochi secondi sul maxi-schermo di un concerto dei Coldplay in Massachusetts. Nel video, che poi divenne virale, li si vedeva inizialmente abbracciati e poi, appena realizzato di essere ripresi, affrettarsi a nascondersi in modo sospetto. Perfino il cantante della band, Chris Martin, scherzò sul fatto che potessero essere molto timidi, oppure amanti.
Il video ottenne più di 100 milioni di visualizzazioni su TikTok e si trasformò rapidamente in un meme. Altrettanto rapidamente i protagonisti furono identificati, venne fuori che lavoravano nella stessa azienda e che erano sposati con altre persone. Entrambi si dimisero. Dopo cinque mesi da quell’episodio Cabot ha raccontato la sua esperienza in un’intervista a Lisa Miller del New York Times, la prima da allora.
Nei commenti sui social Cabot è stata chiamata puttana, rovinafamiglie e arrivista. Giornali, siti e account di gossip hanno commentato il suo aspetto, e il suo indirizzo e numero di telefono sono stati diffusi sui social, una pratica nota come doxxing. Racconta di aver ricevuto anche 500 o 600 chiamate al giorno per settimane, che i paparazzi erano appostati fuori da casa sua, e che le auto ci passavano davanti, come a una parata. Dice anche di aver ricevuto decine di minacce.
Cabot spiega di essersi chiesta a lungo se parlare pubblicamente dell’accaduto e come. All’inizio ha detto di aver provato un forte senso di vergogna, e che la sua priorità era cercare di sistemare le cose con i suoi figli, con l’azienda e con suo marito. Alla fine però, scrive Miller, Cabot si è convinta che stare zitta non le sarebbe stato più utile e per gestire la vicenda si è rivolta a una persona esperta di comunicazione che la sta aiutando a rimettere insieme la propria immagine e reputazione. Il New York Times ha contattato anche Byron, la Astronomer e l’ex marito di Cabot, che però non hanno risposto.
Tra le cose che ha detto al New York Times c’è che adesso i suoi figli preferiscono non farsi vedere assieme a lei; che una volta una donna che conosceva di vista le ha fatto delle foto mentre era in piscina con la figlia quattordicenne; che attorno a fine novembre un’altra donna l’ha insultata pesantemente a un benzinaio dopo averla riconosciuta; che molti ex colleghi con cui aveva un ottimo rapporto non le parlano più; e che altri tengono comunque le distanze.
Cabot ha 53 anni, vive nel New Hampshire e lavorava alla Astronomer – che si occupa di software gestionali e intelligenza artificiale – dal novembre del 2024. Ha raccontato che lei e Byron, 51 anni, si erano trovati bene fin dal primo colloquio: per lavoro si sentivano tutti i giorni, poi pian piano avevano cominciato a confidarsi. Lei gli aveva raccontato che stava divorziando dal suo secondo marito, e lui le aveva detto che era in una situazione simile. Cabot insomma aveva iniziato a fantasticare su una storia tra loro. Comunque non stavano insieme e il primo bacio se l’erano dato proprio la sera del concerto dei Coldplay, ha detto al New York Times.
«Ho preso una decisione sbagliata, ho bevuto un paio di High Noon (dei drink alcolici, ndr), ho ballato e ho avuto un comportamento inopportuno con il mio capo», dice, «E non è una cosa da poco». Ricorda di essersi sentita «estremamente imbarazzata e sconvolta», anche perché al concerto c’era anche il marito da cui stava divorziando.
Lei e Byron cominciarono subito a pensare a come gestire la situazione con le rispettive famiglie e con l’azienda. Il video su TikTok però cambiò tutto. La storia finì sui giornali di mezzo mondo a partire dal New York Post, tra i più famigerati tabloid statunitensi, che mise la loro foto in prima pagina.
Tre giorni dopo il concerto Byron si dimise da amministratore delegato. Lei invece stava passando il weekend per conto suo, quando cominciò a essere sommersa di telefonate e messaggi con insulti e minacce: qualcuno aveva messo online i suoi recapiti. La gran parte riusciva a ignorarle, racconta, ma certe erano inquietanti perché venivano da persone che sembravano conoscere le sue abitudini, per esempio dove andava di solito a fare la spesa. Tutta la sua famiglia cominciò ad aver paura di farsi vedere in giro, dice Cabot. Al termine di un’indagine interna la Astronomer le chiese di tornare al lavoro, ma lei non se la sentì e una settimana dopo il concerto si dimise anche lei.
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Cabot non ha ancora ricominciato a lavorare, ma il danno per la sua reputazione è stato così grave che è preoccupata di come potrà essere considerata durante una eventuale selezione per un nuovo impiego. Ha detto di passare molto tempo in casa, e che ogni tanto va a giocare a tennis: per cercare di sdrammatizzare tra le altre cose si è presa una maglietta della stilista Victoria Beckham che dice “Yes It’s Me” (Sì, sono io). Lei e Byron si sono tenuti in contatto per tutta l’estate, ma poi hanno deciso di comune accordo che era meglio prendere un po’ le distanze.
Cabot sostiene di essersi presa la responsabilità di quello che ha fatto e di aver sacrificato consapevolmente la sua carriera, ma non riesce a farsi una ragione del fatto che le critiche più crudeli arrivino quasi sempre da donne, sia tramite social e telefono che dal vivo. Dice di essere rimasta delusa anche dal fatto che Gwyneth Paltrow, ex moglie di Chris Martin, abbia accettato di partecipare a una pubblicità di Astronomer che allude alla vicenda, senza mostrare particolare delicatezza.



