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  • Lunedì 1 dicembre 2025

Com’è possibile che la McLaren rischi di perdere questo Mondiale?

Nonostante abbia l’auto più veloce di tutte: c’entrano alcuni errori e la mancata “scelta” tra i suoi due piloti

La monoposto della McLaren guidata dal pilota australiano Oscar Piastri durante il Gran Premio del Qatar, 30 novembre 2025 (Clive Mason/Getty Images)
La monoposto della McLaren guidata dal pilota australiano Oscar Piastri durante il Gran Premio del Qatar, 30 novembre 2025 (Clive Mason/Getty Images)
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Dopo il Gran Premio del Qatar, che si è tenuto domenica scorsa ed era il penultimo di questa stagione di Formula 1, il Mondiale è ancora da decidere. Possono vincerlo in tre: l’inglese Lando Norris e l’australiano Oscar Piastri, entrambi della McLaren, e l’olandese Max Verstappen della Red Bull, che dopo aver vinto la gara in Qatar è passato dal terzo al secondo posto nella classifica piloti.

Che questo Mondiale potesse essere vinto da un pilota diverso dai due della McLaren era uno scenario inaspettato fino a poche settimane fa. Norris e Piastri hanno le auto più veloci della Formula 1 (la scuderia infatti ha vinto con grande anticipo il campionato costruttori) e si contendono il Mondiale da inizio anno. Nell’ultimo periodo però la loro inesperienza e soprattutto le strategie poco efficaci della scuderia – prima tra tutte quella di non scegliere un primo pilota, ma ci arriviamo – hanno permesso a Verstappen di recuperare decine di punti e avvicinarsi così al primo posto della classifica.

Dopo il Gran Premio del Qatar, anzi, lo stesso Verstappen ha detto di essere in gara «grazie agli errori di altre persone». Ha persino suggerito che se avesse avuto lui una macchina dominante come quella della McLaren «il campionato sarebbe già finito da un bel po’». Verstappen, in verità, è un pilota molto esperto (ha vinto gli ultimi quattro Mondiali): la sua Red Bull è migliorata molto nel corso della stagione, e lui ci ha messo del suo gareggiando in modo eccezionale. È probabile, insomma, che con queste parole stesse cercando di mettere un po’ di pressione sui piloti della McLaren.

Da sinistra a destra, i piloti della McLaren Oscar Piastri e Lando Norris e il pilota della Red Bull Max Verstappen dopo il Gran Premio di Spagna, 31 maggio 2025 (Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Da sinistra a destra, i piloti della McLaren Lando Norris e Oscar Piastri e il pilota della Red Bull Max Verstappen dopo il Gran Premio di Spagna, 31 maggio 2025 (Rudy Carezzevoli/Getty Images)

Eppure Verstappen ha ragione. Se ha vinto in Qatar è stato anche grazie a un grosso errore strategico della McLaren, che per Piastri e Norris è stato molto frustrante, perché il weekend di gara stava andando molto bene per loro. Sabato erano arrivati sul podio della sprint, la mini gara che si corre il giorno prima di alcuni Gran Premi. Lo stesso era successo alle qualifiche, che determinano la griglia di partenza della gara della domenica: Piastri primo, Norris secondo e Verstappen terzo.

Anche il Gran Premio era iniziato tutto sommato bene per le McLaren. Dopo la partenza, Piastri era riuscito a rimanere primo, Verstappen era passato al secondo posto e Norris al terzo. Vista la difficoltà di sorpassare sulla pista di Doha, ci si aspettava che le posizioni sarebbero rimaste quelle fino alla fine. Per i due piloti McLaren sarebbe stato un ottimo risultato, perché avrebbe ridotto molto le possibilità di Verstappen di vincere il Mondiale.

Al settimo giro, però, un incidente in pista ha fatto entrare la safety car, cioè una macchina che rallenta tutte le auto in gara per garantire sicurezza e liberare la pista dai detriti. Di solito l’ingresso della safety car è il momento migliore per effettuare un pit stop, perché si perde meno tempo del solito, dato che tutte le auto vanno più piano. In Qatar, dove erano previsti due pit stop obbligatori, ne hanno approfittato tutte le scuderie tranne la McLaren, che ha deciso di restare in pista per evitare il traffico che si sarebbe formato dopo il pit stop e provare a guadagnare terreno.

La scelta della McLaren, però, si è rivelata azzardata e sbagliata, perché – tra le altre cose – i suoi piloti hanno dovuto fare il pit stop più tardi e più lentamente rispetto agli altri. Di conseguenza, hanno perso posizioni: Piastri è arrivato secondo dietro Verstappen, che da lì ha dominato la gara, e Norris è finito persino quarto.

Quel momento del Gran Premio del Qatar

Per Norris, Piastri e per qualche commentatore è stato un errore isolato. Altri, invece, lo hanno interpretato come un errore derivante dalla strategia generale della McLaren di non favorire alcun pilota e permettere loro di competere liberamente, chiedendogli solo di evitare comportamenti scorretti.

È abbastanza normale che oggi in Formula 1 a inizio stagione una squadra non scelga un pilota su cui puntare. Col passare delle gare però avviene spesso che una scuderia cominci, nelle strategie di gara e nello sviluppo dell’auto, a favorire chi dei due piloti ha la possibilità di piazzarsi meglio in classifica, in modo più o meno evidente. La McLaren non ha mai avuto un pilota chiaramente più forte dell’altro e per tutta la stagione non ha abbandonato la sua strategia “meritocratica”.

In questo modo, però, quando la squadra commette errori tattici come quello in Qatar, entrambi i piloti finiscono per subirne le conseguenze allo stesso modo. E di errori ce ne sono stati: nel Gran Premio di Las Vegas (23 novembre) le due McLaren erano state squalificate a causa della stessa identica irregolarità tecnica, prendendo zero punti; e nel Gran Premio del Giappone (6 aprile) la scelta di non favorire nessuno dei due piloti aveva facilitato la vittoria di Verstappen.

In generale questa tattica della McLaren ha spesso portato Norris e Piastri – che peraltro hanno avuto una stagione piuttosto altalenante – a togliersi molti punti a vicenda, favorendo così Verstappen, che nel giro di pochi mesi ha recuperato un distacco di 104 punti da Piastri ed è riuscito infine a superarlo.

Insomma, gli errori dei singoli piloti e le scelte sbagliate della McLaren (insieme a qualche pit stop molto lento) rischiano di far perdere alla scuderia un Mondiale che a inizio anno, e pure a metà stagione, sembrava quasi deciso.

Un pit stop “lento” della McLaren (poco più di quattro secondi), al Gran Premio d’Italia

L’ultimo Gran Premio di questo Mondiale sarà domenica 7 dicembre ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Per vincere il Mondiale, Norris – che è primo e ha le maggiori possibilità – deve solo arrivare sul podio, cosa che è riuscito a fare quasi sempre. Verstappen, che su questa pista ha già fatto delle ottime prestazioni, dovrà vincere il Gran Premio e sperare che Norris arrivi al massimo al quarto posto. Per Piastri, invece, sarà più complicato: dovrà arrivare primo e sperare che Norris arrivi al massimo sesto.

Per quanto possa sembrarlo, la vittoria di Norris non è scontata. Pur avendo mostrato una notevole continuità nelle ultime gare, molti commentatori credono che – in una gara dove la pressione sarà altissima – la sua nota fragilità mentale e la sua scarsa aggressività potrebbero essere un problema contro un pilota come Verstappen, molto più esperto e spesso descritto come “spietato”.