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  • Sabato 15 novembre 2025

C’è di nuovo Varese-Cantù, storico derby del basket italiano

Non si giocava dal 2021: le due squadre non sono più quelle di un tempo, ma resta una grande rivalità

Una partita tra Varese e Cantù della stagione 2013/14 (Walter Gorini/PallCantu)
Una partita tra Varese e Cantù della stagione 2013/14 (Walter Gorini/PallCantu)
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Domenica alle 17 si gioca Varese-Cantù, partita della Serie A maschile di basket. È una partita importante per la storia delle due squadre, per il fervore delle loro tifoserie e per l’intensa e radicata rivalità. Ed è anche molto attesa, dato che l’ultima Varese-Cantù era stata nel febbraio del 2021. Dopo quella stagione, infatti, il Cantù era retrocesso in Serie A2, il secondo livello del basket maschile italiano. Cantù è tornato in Serie A solo quest’anno. Sarà inoltre il 150esimo derby Varese-Cantù.

Sebbene non si giocasse da quasi cinque anni, Varese-Cantù è tra i derby più sentiti della pallacanestro italiana. Un “derby” è una partita tra due squadre di una stessa città (Inter e Milan, per esempio), ma può essere anche tra due squadre di una stessa area geografica. Varese e Cantù sono due città del nord-ovest della Lombardia, a circa 25 chilometri l’una dall’altra.

A differenza di molte altre città italiane, dove di solito è la squadra di calcio quella con più visibilità e storia e soldi, a Varese e Cantù le squadre di basket sono da tempo molto più popolari delle loro controparti calcistiche, che tuttora non giocano nemmeno tra i professionisti.

La Pallacanestro Varese nacque nel 1945. Divenne forte e rilevante dalla metà degli anni Cinquanta, quando fu acquistata dall’imprenditore Giovanni Borghi, titolare tra le altre cose dell’azienda di elettrodomestici Ignis. Tra il 1960 e il 1980 Varese vinse nove Scudetti, cinque Coppe dei Campioni (il più importante trofeo europeo nel basket, che oggi si chiama Eurolega), due Coppe delle Coppe (un’altra importante competizione europea) e tre Coppe Intercontinentali.

La Pallacanestro Cantù nacque nel 1936 ed ebbe il suo periodo migliore tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, con Aldo Allievi come presidente: tre Scudetti (l’ultimo nel 1981), due Coppe dei Campioni (nel 1982 e nel 1983), quattro Coppe delle Coppe e due Coppe Intercontinentali (nel 1975 e nel 1982).

Quei decenni erano in generale un buon momento per il basket italiano. Sia a Varese che a Cantù c’erano giocatori italiani molto forti, che avrebbero poi vinto gli Europei con la Nazionale nel 1983. A Cantù c’erano Antonello Riva e Pierluigi Marzorati, mentre a Varese giocava, tra gli altri, Dino Meneghin, uno dei pochi italiani a essere inserito nel Naismith Hall of Fame, uno dei più grandi riconoscimenti individuali del basket.

Il fortissimo Dino Meneghin

Insomma, tra gli anni Sessanta e Ottanta Pallacanestro Varese e Pallacanestro Cantù erano, insieme a Virtus Bologna e Olimpia Milano, le squadre più forti d’Italia, ed erano anche tra le più forti d’Europa. Spesso, quando si incontravano, oltre a una vittoria in un derby, in palio c’era anche la possibile vittoria del campionato.

Nel 1980 Varese e Cantù arrivarono a giocare persino un derby europeo: la finale di Coppa delle Coppe. Varese arrivava da dieci finali consecutive di Coppa dei Campioni, mentre Cantù deteneva la Coppa delle Coppe da tre anni. Si giocò al Palasport di San Siro, l’ex palazzetto dell’Olimpia Milano. Alla fine vinse Varese 90 a 88, in un partita molto tesa che arrivò fino ai supplementari.

Negli ultimi quarant’anni, però, Varese-Cantù ha smesso di essere una partita decisiva, perché entrambe sono diventate molto meno competitive. Cantù ha vinto solo due volte la Supercoppa italiana (l’ultima nel 2013) e Varese una solo Supercoppa e, nel 1999, il suo decimo e per ora ultimo Scudetto. Entrambe hanno giocato di rado nelle competizioni europee ed entrambe sono retrocesse più volte. Nel 2018 Cantù rischiò persino di fallire per i problemi finanziari dell’ex proprietario, il russo Dmitry Gerasimenko. Durante la sua gestione la squadra fu nota come “Red October Cantù”, dal nome di una delle attività nel settore metallurgico di Gerasimenko (e a sua volta un riferimento alla Rivoluzione d’ottobre guidata da Vladimir Lenin).

Cantù-Varese è diventata un cosiddetto “scontro salvezza”, una partita in cui due squadre tra le più deboli di un campionato cercano di fare punti – e al contempo non farne fare a un’avversaria diretta – così da salvarsi, evitando cioè la retrocessione. Anche quest’anno sarà così: dopo sette partite Varese è 14esima (su 16 squadre) con 2 punti, mentre Cantù è 11esima con 6 punti. Ogni vittoria vale due punti.

Questo derby rimane tuttavia una rivalità di provincia molto affascinante e sentita, soprattutto grazie al tifo organizzato delle due squadre. Domenica, però, non ci saranno gli Eagles, cioè i tifosi del Cantù. Come altre tifoserie organizzate, stanno protestando contro alcuni obblighi imposti sull’acquisto dei biglietti.

La 150esima Cantù-Varese della storia sarà trasmessa su LBA TV, la piattaforma di streaming della stessa Serie A di basket, e su Sky Sport Basket.

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