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  • Domenica 26 ottobre 2025

Non la solita vittoria di Jannik Sinner

Nella finale del torneo di Vienna ha battuto Alexander Zverev giocando in modo un po' diverso, per un obiettivo a lungo termine

Sinner durante la premiazione del torneo (AP Photo/Heinz-Peter Bader)
Sinner durante la premiazione del torneo (AP Photo/Heinz-Peter Bader)
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Il tennista italiano Jannik Sinner ha vinto il torneo ATP 500 di Vienna battendo in finale il tedesco Alexander Zverev, in tre set e con il punteggio di 3-6, 6-3, 7-5. È il quarto torneo della stagione vinto da Sinner (su otto finali giocate), dopo gli Australian Open, Wimbledon e il torneo di Pechino a inizio ottobre. Sinner è il numero 2 della classifica mondiale del tennis maschile (Zverev è terzo) e con questa vittoria guadagna 500 punti in classifica (per questo si chiama “ATP 500”): ora è a 840 punti di distanza dal numero 1 Carlos Alcaraz, il suo più grande rivale. È probabile che si deciderà il primo posto in classifica definitivo di quest’anno solo nell’ultimo torneo della stagione, le ATP Finals (in programma a Torino dal 9 al 16 novembre).

È stata una finale combattuta e di alto livello. Zverev ha iniziato meglio di Sinner e ha vinto il primo set meritatamente, nonostante Sinner sia via via migliorato col passare dei minuti e lo abbia messo molto in difficoltà nell’ultima parte del set. Dal secondo set invece Sinner è definitivamente salito di livello e ha giocato molto meglio, variando spesso il gioco e vincendo diversi punti avvincenti e spettacolari. Il terzo set è stato più equilibrato nel punteggio, ma Sinner è stato spesso in controllo del gioco, nonostante un’ottima prestazione di Zverev.

Dopo una prima parte di carriera in cui faceva fatica nelle partite contro Zverev, negli ultimi due anni Sinner lo ha sempre battuto con una certa autorevolezza: l’ultima volta era stato in finale agli Australian Open di quest’anno e non c’era stata partita. È stato però notevole il modo in cui Sinner ha vinto questa volta, perché ha provato a giocare in modo diverso dal solito (in realtà sta provando a farlo già da un po’ di settimane, ma questa volta gli è riuscito particolarmente bene): ha giocato moltissime palle corte in smorzata, come lo si vede fare pochissimo, e ha provato combinazioni di colpi diverse nei turni di servizio, per esempio andando più spesso del solito a rete.

Dopo aver perso la finale degli US Open a settembre contro Alcaraz, Sinner aveva detto che per riuscire a batterlo in futuro avrebbe dovuto aggiungere maggiore varietà al proprio gioco, all’inizio insistendo anche a costo di sbagliare, e aveva fatto esplicitamente l’esempio della palla corta come elemento da inserire con maggiore frequenza.

È quello che ha fatto nella finale contro Zverev: nel primo set ha sbagliato diverse palle corte ma ha continuato a provarle, ma dopo un po’ hanno cominciato a riuscirgli quasi tutte, costringendo Zverev a molte corse verso la rete per recuperare su quei colpi. Lo ha fatto nonostante avesse già vinto contro Zverev più volte facendo il suo solito gioco: in questo si è visto il tentativo di fare qualcosa di diverso a prescindere dall’avversario di turno, per obiettivi più di lungo periodo rispetto alla singola partita in questione.

Sinner è molto forte, e probabilmente il più forte al mondo, negli scambi ad alto ritmo da fondo campo, in cui può far valere i suoi colpi potenti e profondi. Nei momenti migliori questo gli riesce anche meglio che ad Alcaraz, ma quest’ultimo è in grado di usare una maggiore varietà di colpi, alternando scambi da fondo campo con palle corte, colpi al volo precisi vicino alla rete e altro ancora.

Sinner probabilmente non raggiungerà mai il livello di varietà di Alcaraz, ma migliorare in questi aspetti potrà essergli molto utile nel corso della loro rivalità, che al momento sembra essere la cosa che più interessa nel tennis sia a Sinner che ad Alcaraz (e lo è ormai da un paio d’anni per gran parte delle persone che lo seguono).

Aveva già vinto una volta il torneo di Vienna nel 2023 e ha spesso detto di trovarsi molto bene da quelle parti: soprattutto perché si gioca vicino al posto in cui è nato, San Candido in Alto Adige, e i suoi amici e familiari possono andare facilmente a vederlo giocare. La categoria “500” è la terza per importanza dopo i quattro tornei del Grande Slam e i Masters 1000 (che danno rispettivamente 2.000 e 1.000 punti in classifica a chi vince).