Il Garante della privacy ha multato la Rai per la trasmissione di un audio privato di Gennaro Sangiuliano nel programma Report

Il Garante per la protezione dei dati personali, meglio noto come Garante della privacy, ha multato per 150mila euro la Rai perché l’8 dicembre 2024 durante il programma Report, condotto da Sigfrido Ranucci, era stato trasmesso una registrazione audio di una conversazione privata tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini. Il Garante ha detto che la pubblicazione dell’audio ha violato il GDPR (la normativa europea in materia di privacy), il Codice della privacy italiano e le regole deontologiche giornalistiche relative alla diffusione di dati personali.
Nell’audio Sangiuliano confessava la relazione avuta con Maria Rosaria Boccia: il rapporto fra i due era al centro dello scandalo che aveva portato alle dimissioni di Sangiuliano da ministro, nel settembre del 2024, e poi anche di inchieste giudiziarie in cui erano indagati entrambi (quelle in cui era coinvolto l’ex ministro sono state archiviate, quelle su Boccia sono ancora in corso). Dopo le dimissioni, Sangiuliano era tornato a lavorare come giornalista in Rai.
Il conduttore di Report ha detto di ritenere la multa motivata politicamente, e ha anche criticato come ipocrite le manifestazioni di solidarietà ricevute dopo l’attentato in cui sono state fatte esplodere due sue automobili, il 17 ottobre, dai politici che poi invece non lo hanno difeso dal provvedimento del Garante, giudicato ingiusto. Il Garante ha risposto difendendo l’imparzialità e la trasparenza del proprio operato.
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