• Mondo
  • Venerdì 3 ottobre 2025

In Giappone il partito di governo sceglie il suo nuovo o la sua nuova leader

Dai conservatori potrebbero arrivare novità importanti, con conseguenze anche sul prossimo governo

I candidati alla presidenza del PLD, in Giappone
I cinque candidati alla presidenza del Partito Liberal Democratico: da sinistra a destra, Takayuki Kobayashi, Toshimitsu Motegi, Yoshimasa Hayashi, Sanae Takaichi e Shinjiro Koizumi (AP/ Jia Haocheng)
Caricamento player

Sabato mattina italiana il Partito Liberal Democratico (PLD), da decenni la forza politica dominante della politica giapponese, eleggerà il suo nuovo presidente, che potrebbe anche assumere presto il ruolo di primo ministro. C’è molta attenzione sul voto, che ha buone possibilità di diventare storico: il PLD, di orientamento nazionalista e conservatore, potrebbe infatti eleggere la prima presidente donna della sua storia, o il presidente più giovane dalla Seconda guerra mondiale.

Secondo i sondaggi, i due candidati in vantaggio sono Sanae Takaichi, ex ministra molto nazionalista, e Shinjiro Koizumi, attuale ministro dell’Agricoltura. Koizumi ha 44 anni ed è molto giovane per gli standard del Giappone, che ha una delle popolazioni più vecchie del mondo.

Koizumi e Takaichi fanno riferimento a correnti diverse all’interno del partito. Koizumi ha un orientamento progressista e liberale. Da quando è ministro si è fatto conoscere soprattutto per le sue politiche per abbassare il prezzo del riso, che è aumentato molto negli ultimi anni. Ha fatto campagna elettorale sulla necessità di misure economiche per ridurre l’inflazione e diminuire le tasse.

Takaichi ha avuto incarichi di governo quando era primo ministro il nazionalista Shinzo Abe. È molto apprezzata proprio tra i vecchi sostenitori di Abe, che sono l’ala più radicale del partito. Ha promesso di aumentare le capacità militari del Giappone e la spesa pubblica per sostenere l’economia, un’idea anche assai contestata, visto che il debito pubblico è già uno dei più alti al mondo (nel 2024 era il 236 per cento del PIL, in Italia siamo intorno al 138 per cento).

Sanae Takaichi e Shinjiro Koizumi (AP/Jia Haocheng)

Sanae Takaichi e Shinjiro Koizumi (AP/Jia Haocheng)

Le elezioni della presidenza del PLD tengono conto dei voti degli iscritti, dei simpatizzanti e dei politici eletti in parlamento. Nei sondaggi Koizumi è di gran lunga il candidato più popolare tra i parlamentari, mentre Takaichi è quella più apprezzata dagli iscritti. Molti parlamentari pensano che Takaichi sia troppo radicale, e credono che un leader moderato come Koizumi permetterebbe al PLD di collaborare più facilmente con gli altri partiti che non fanno parte dell’estrema destra.

È molto probabile che il presidente del PLD diventerà il prossimo capo del governo, e per questo il voto è ancora più importante. Il parlamento eleggerà il prossimo primo ministro a metà ottobre.

Il Giappone è un paese con grossi problemi di parità di genere, e in politica le donne sono discriminate. L’elezione di Takaichi sarebbe un grosso cambiamento: lei stessa ha promesso di migliorare la parità di genere all’interno di un suo eventuale governo, anche se in passato ha avuto opinioni molto tradizionaliste sul ruolo che le donne dovrebbero avere nella società e nella politica.

Oltre a Takaichi e Koizumi ci sono altri tre candidati: Yoshimasa Hayashi, che è il capo di gabinetto del primo ministro dimissionario (e attuale presidente del PLD) Shigeru Ishiba; e due ex ministri, Toshimitsu Motegi e Takayuki Kobayashi.

Hayashi è un politico con molta esperienza, non ha promesso grossi cambiamenti rispetto alle politiche seguite finora dal partito, ed è l’unico che potrebbe riuscire a essere eletto, oltre a Takaichi e Koizumi. Motegi e Kobayashi invece sono considerati candidati molto deboli.

Chiunque verrà eletto si troverà in una situazione complicata, visto che il PLD è da anni in grossa crisi di popolarità. Dopo le ultime elezioni, a luglio, aveva perso la maggioranza in entrambe le camere del parlamento e si era molto indebolito. Poi Shigeru Ishiba aveva deciso di dimettersi.

La crisi è dovuta principalmente ad alcuni grossi scandali e alla crescita di partiti di estrema destra, come Sanseito, che hanno spinto gli elettori più conservatori ad abbandonare il PLD. Chiunque sarà eletto alla presidenza del PLD dovrà cercare di aumentare la popolarità del partito. Dovrà però anche trovare un modo per riuscire a governare, cercando un accordo con gli altri partiti in un parlamento molto frammentato.