La Grecia ha estradato l’oligarca Vladimir Plahotniuc, a lungo considerato l’uomo più potente della Moldavia

Giovedì l’influente oligarca Vladimir Plahotniuc, a lungo considerato l’uomo più potente della Moldavia, è stato estradato nel suo paese. Lo scorso 21 luglio era stato arrestato in Grecia, mentre cercava di prendere un volo per Dubai, in seguito a un mandato emesso dall’Interpol. Ora sarà in custodia cautelare nella capitale moldava Chisinau, in attesa di essere processato: è accusato di aver fondato un’organizzazione criminale, di truffa e riciclaggio di denaro.
Plahotniuc ha 59 anni e oltre a essere uno degli uomini più ricchi della Moldavia dal 2010 al 2013 è stato vice presidente del parlamento e dal 2016 al 2019 il leader del Partito Democratico moldavo. Si ritiene che al tempo controllasse direttamente o indirettamente la maggior parte dei parlamentari: è stato accusato tra le altre cose di corruzione e anche di aver ordinato l’omicidio di un banchiere russo, ma è sospettato in particolare di essere tra i principali responsabili della sparizione dell’equivalente di quasi un miliardo di euro da tre banche moldave, una cifra pari a un ottavo del PIL del paese.
Si era dimesso dal suo ruolo nel partito e aveva lasciato la Moldavia nel giugno del 2019, dopo essere stato estromesso dal governo nato da un accordo tra una forza anticorruzione ed europeista e il Partito Socialista filorusso. Ha sempre negato ogni accusa e sostiene di essere perseguitato per motivi politici.
Domenica tra l’altro in Moldavia ci saranno le elezioni parlamentari: la propaganda russa sta cercando in tutti i modi di screditare la presidente europeista Maia Sandu.
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