Il nuovo governo del Nepal ha creato una commissione per indagare sulla condotta della polizia durante le proteste contro il governo precedente

Una cerimonia per ricordare le persone uccise durante le proteste antigovernative in Nepal, 17 settembre 2025 (AP Photo/Niranjan Shrestha)
Una cerimonia per ricordare le persone uccise durante le proteste antigovernative in Nepal, 17 settembre 2025 (AP Photo/Niranjan Shrestha)

Il governo ad interim del Nepal ha creato una commissione di inchiesta per investigare sulla condotta violenta tenuta dalla polizia durante le enormi proteste antigovernative delle scorse settimane, che hanno fatto cadere il governo precedente. Durante le proteste, cui hanno partecipato moltissimi giovani, sono state uccise 74 persone e sono rimaste ferite oltre 2.100. La commissione ha tre mesi di tempo per completare l’indagine e presentare un report al governo; è composta da tre membri e presieduta dall’ex giudice Gauri Bahadur Karki, esperto di corruzione.

Le proteste in Nepal erano iniziate per contrastare la decisione del governo di bloccare quasi tutti i social network ma sono diventate rapidamente delle rivolte più generali contro il governo e la diffusa corruzione, diffondendosi anche in altre città e portando poi alle dimissioni del primo ministro Khadga Prasad Sharma Oli. Dopo le sue dimissioni il presidente del paese ha indetto elezioni anticipate per il 5 marzo e nominato prima ministra ad interim Sushila Karki, ex presidente della Corte suprema e figura gradita agli organizzatori delle proteste.