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  • Giovedì 11 settembre 2025

Come si trova una calciatrice forte

A volte bisogna fidarsi del proprio istinto, altre avere molta pazienza, altre ancora dare fiducia a segnalazioni di amici, colleghi e persino sconosciuti

di Giorgia Bernardini

Una partita di A-League giocata nel 2023 a Sydney, in Australia (Mark Metcalfe/Getty Images)
Una partita di A-League giocata nel 2023 a Sydney, in Australia (Mark Metcalfe/Getty Images)
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Nei primi giorni di settembre la centrocampista francese Grace Geyoro è stata acquistata dalla squadra inglese delle London City Lionesses, che per averla ha pagato 1,65 milioni di euro al Paris Saint-Germain. È stato il trasferimento più costoso nella storia del calcio femminile, fatto da una squadra neopromossa nella Women’s Super League (WSL), il campionato femminile inglese professionistico, che è pure il più competitivo in Europa.

Già nelle ultime settimane c’erano stati alcuni trasferimenti con cifre vicine o perfino superiori al milione di euro: segnali di quanto stia crescendo il calcio femminile, soprattutto tra le sue squadre più forti e più ricche. Pur da neo-arrivate in WSL le London City Lionesses hanno infatti grandi ambizioni e disponibilità economiche.

Nel calcio femminile i grandi budget delle poche squadre più forti e ricche non sono però la norma: le altre, comprese le squadre italiane, devono ingegnarsi in modi diversi, e con molti meno soldi, per trovare calciatrici forti. Lo fanno puntando sullo scouting, il processo di ricerca, osservazione e valutazione di giocatrici da acquistare o ingaggiare, svolto da persone note come scout, sempre più presenti anche nelle squadre italiane.

È il caso della Roma femminile, squadra vincitrice del campionato nel 2023 e nel 2024, dove ci sono due scout il cui lavoro viene supervisionato da Simone Canovi, dirigente del settore femminile della squadra, che in passato ha lavorato nel calcio maschile con Inter e Juventus. In una squadra più piccola e con meno budget quello che alla Roma fanno in tre lo fa una sola persona: è il caso del Genoa femminile, squadra appena promossa in Serie A, dove se ne occupa Marta Carissimi, ex calciatrice e ora direttrice sportiva.

Calciatrici del Genoa festeggiano la promozione in Serie A , il 17 maggio 2025 (Simone Arveda/Getty Images)

Canovi spiega che il lavoro di uno scout parte spesso dai dati e dalla continua analisi di video alla ricerca di giocatrici di talento. Uno strumento fondamentale è Wyscout, una piattaforma a pagamento che raccoglie video, statistiche e informazioni su calciatori e calciatrici professioniste di tutto il mondo. Negli ultimi anni l’ampliamento del database e la qualità dei dati disponibili lo hanno reso sempre più centrale, velocizzando un processo che fino a poco tempo fa era spesso rallentato dalla mancanza di informazioni.

Il lavoro di scouting alla Roma femminile è strutturato in due fasi: una prima parte in cui si osservano le giocatrici in video e una seconda in cui le si va a vedere dal vivo.

Durante la prima fase, che in genere va da agosto a dicembre, è importante osservare e studiare quante più calciatrici possibili. Per farlo Canovi e i due scout della Roma si dividono i campionati e i paesi da seguire, così da arrivare a dicembre avendo ognuno una lista di calciatrici interessanti per la Roma.

Con gennaio comincia la seconda fase, in cui le aree geografiche vengono ruotate tra i membri del team per incrociare valutazioni e aumentare l’affidabilità delle osservazioni. È a questo punto che, se i giudizi positivi sono confermati da almeno due osservatori, e se anche l’eventuale osservazione dal vivo è stata positiva, iniziano incontri e trattative con la calciatrice e la squadra in cui gioca. A volte, comunque, l’osservazione dura anche più di una stagione calcistica, magari in attesa che si verifichino condizioni tali da rendere possibile un eventuale acquisto o trasferimento.

Manuela Giugliano, capitana e numero 10 della Roma, nel 2024 a Torino (Jonathan Moscrop/Getty Images)

Alla Roma il lavoro di scouting ha due direzioni principali: da un lato l’individuazione di profili giovani e promettenti («lo scout più bravo è quello che vede prima degli altri», dice Canovi); dall’altro la sostituzione di calciatrici già in rosa che potrebbero partire. Niente vieta di unire le due direzioni sostituendo una calciatrice già in rosa con una giovane e promettente. Tuttavia, il vero obiettivo è sempre uno: «arrivare prima», scovare cioè una giocatrice forte prima che lo facciano le altre squadre.

Tra tanti dati, c’è però anche molto spazio per l’istinto. «Io sono cresciuto professionalmente con Walter Sabatini», dice Canovi: «Un direttore sportivo che i giocatori bravi li sceglieva di pancia. È stato lui a dirmi che gli scout gli servivano soprattutto per scremare i giocatori scarsi, e non per selezionare quelli bravi». Sabatini è un ex calciatore e direttore sportivo, noto in effetti per il suo approccio istintivo ed emotivo, oltre che per metodi un po’ all’antica, ma comunque spesso molto efficaci.

Le segnalazioni di giocatrici interessanti arrivano attraverso diversi canali: collaboratrici, amici, e persino da persone sconosciute che segnalano una giocatrice di campionati minori. È importante dare fiducia e ascolto a tutti, dice Canovi, perché non si sa mai che colpo di mercato si può perdere.

Durante la sua carriera nel calcio maschile Canovi ha lavorato anche come scout freelance e una volta ricevette per esempio una segnalazione su un giocatore del campionato di Trinidad e Tobago: andò a visionarlo e la squadra a cui lo segnalò finì per comprarlo. La squadra era il Genoa e il giocatore il centrocampista Zaine Pierre, che passò largamente inosservato in Italia. Perché un’altra regola dello scouting è che non sempre si acquistano campioni o campionesse.

Ci sono poi i casi in cui oltre all’istinto serve molta pazienza – e un po’ di fortuna. La difensora olandese Samantha van Diemen è stata osservata dalla Roma per diverse stagioni, ma solo nel luglio del 2025 la squadra è riuscita a prenderla dal Glasgow City, peraltro avendo la meglio – dice Canovi – su altre squadre interessate. Nel caso di Van Diemen è stato determinante il suo interesse, dopo anni passati a vivere e giocare tra i Paesi Bassi e la Scozia, a trasferirsi a Roma. Il primo giorno di ritiro ha persino mostrato con orgoglio a tutta la squadra un tatuaggio che riporta la scritta “Roma”.

Samantha van Diemen nel 2023 (Pim Waslander/Soccrates Images/Getty Images)

I percorsi per trovare una giocatrice sono insomma tanti, così come sono molti i motivi per cui alla fine una calciatrice decide di accettare un’offerta anziché un’altra. Ogni trattativa ha una sua storia e una sua tempistica, dice Carissimi, che dirige il Genoa femminile dall’ottobre del 2022. «Per una realtà appena promossa come la nostra la priorità è rinforzare la rosa e renderla pronta per la prima stagione in Serie A».

Parte integrante del lavoro di ricerca fatto da una squadra è il dialogo costante anche con gli agenti o le agenti, le persone che rappresentano e gestiscono gli interessi delle calciatrici e che diventano determinanti nel caso di rinnovi contrattuali o trasferimenti in altre squadre. A volte sono gli agenti stessi a proporre una calciatrice a una squadra, e vista la difficoltà di fare scouting è anche possibile che la proposta diventi un acquisto.

Assist Women è un’agenzia che rappresenta diverse calciatrici, comprese alcune che fanno parte della Nazionale italiana. L’ha fondata Alessandro Orlandi, che tra le altre cose si è occupato del passaggio di Sofia Cantore – attaccante dell’Italia agli ultimi Europei – dalla Juventus alle Washington Spirits e di quello di Lisa Boattin dalla Juventus alle Houston Dash. Sia Cantore che Boattin si sono quindi trasferite nella National Women’s Soccer League (NWSL), il più importante campionato di calcio degli Stati Uniti, che a livello femminile è anche tra i più competitivi al mondo.

Orlandi racconta che il primo contatto tra Washington Spirits e Assist Women non riguardò Cantore, ma un’altra giovane calciatrice italiana. Da lì si aprì comunque una conversazione che portò, tra le altre cose, all’interessamento per Cantore. Dopo una prima fase di confronto e osservazione, in primavera Orlandi è volato negli Stati Uniti per incontrare i referenti delle Spirits e valutare in prima persona ambiente, struttura e progetto tecnico. Il contratto poi è stato chiuso nel giugno del 2025.

Ma far vendere e comprare calciatrici non è il solo scopo del suo lavoro. «C’è questo falso mito che l’agente svolga un po’ questo ruolo di venditore porta a porta», dice Orlandi. Eppure a volte ci sono giocatrici rappresentate che non hanno nessuna intenzione di lasciare le società in cui si trovano. Beatrice Merlo è una delle calciatrici che Assist iniziò a rappresentare già nel 2015, nell’anno in cui allargò le sue attività al calcio femminile. Merlo è una difensora nata a Milano che da dieci anni gioca all’Inter e non ha mai cambiato squadra. E se l’interesse personale di una calciatrice è quello di restare in un club il più a lungo possibile, il lavoro di un agente è aiutarla a farlo nel migliore modo possibile, anche nel caso in cui gli scout di altre squadre potrebbero interessarsi a lei.

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