Otto minuti di grande caos agli US Open
Un fotografo in campo, il tennista Daniil Medvedev che dà di matto e il pubblico che fa baccano per bloccare la partita

Il russo Daniil Medvedev e il francese Benjamin Bonzi hanno giocato a New York, negli Stati Uniti, una delle prime partite del primo turno degli US Open, il quarto e ultimo torneo annuale tra quelli del Grande Slam, i più importanti del tennis. Ha vinto Bonzi in cinque set (6-3, 7-5, 6-7, 0-6, 6-4), ma più che per il punteggio o l’esito la partita si è fatta notare e si farà ricordare per quanto successo sul finale del terzo set – in cui per via di una decisione dibattuta e di un pubblico rumoroso non si è giocato per oltre cinque minuti – e da lì in avanti.
Dopo aver vinto i primi due set Bonzi, 51esimo nel ranking mondiale, era arrivato al match point: gli bastava un punto per vincere. Ha sbagliato il suo primo servizio al match point, ma dato che un fotografo si è mosso in campo proprio in quei momenti (cosa totalmente inconsueta) il giudice di sedia (di fatto l’arbitro) ha deciso di annullare quel servizio e concedere a Bonzi la possibilità di ribattere, potendo poi sfruttare anche una “seconda” (un altro servizio: nel tennis se ne hanno sempre due).
A quel punto Medvedev, 13esimo nel ranking mondiale ed ex numero 1 ma in grandi difficoltà da molti mesi, è diventato furente. Ha iniziato a protestare in modo plateale contro il giudice di sedia (cioè l’arbitro) Greg Allensworth e a incitare il pubblico affinché protestasse con lui. Tra le altre cose Medvedev ha citato il tennista statunitense Reilly Opelka, che a sua volta aveva protestato contro gli arbitri e il fatto che siano pagati “a partita” anziché a tempo. Medvedev implicava quindi che l’arbitro volesse far vincere Bonzi e far così finire la partita il prima possibile solo per «andarsene a casa prima».
Il pubblico, che agli US Open è noto per essere ben più indisciplinato e rumoroso rispetto a molti altri tornei, ha fischiato e protestato per molto tempo, in modo veemente e plateale, con l’arbitro che non riusciva in alcun modo a riportare la calma per far ricominciare il gioco. È una cosa rarissima nel tennis e su cui si fa fatica a trovare precedenti. Non è ben chiaro quanto il pubblico stesse con Medvedev e quanto contro di lui. Medvedev ha fischiato a sua volta l’arbitro e fatto plateali segni di apprezzamento verso il pubblico.

Daniil Medvedev con le mani a cuore, il 24 agosto a New York, Stati Uniti (AP Photo/Adam Hunger)
È andata avanti così per circa 6 minuti, al termine dei quali Bonzi – ancora piuttosto spaesato – ha servito una nuova “prima” (un primo servizio) anche se il pubblico stava ancora ampiamente rumoreggiando (solitamente nel tennis si aspetta il silenzio assoluto per giocare). Non ha però sfruttato né quello né il successivo, finendo per perdere il set. Ancora in confusione, Bonzi ha perso il successivo set 0-6 contro Medvedev, evidentemente fomentato da quanto appena successo e dal suo punto di vista sostenuto dal tifo del pubblico degli US Open.
Si è arrivati così al quinto set, alla fine vinto 6-4 da Bonzi, che dopo quasi quattro ore di gioco (più di una solo per il terzo set) ha vinto la partita. Bonzi giocherà al secondo turno contro lo statunitense Marcos Giron.
Finita la partita, Medvedev ha prima stretto la mano a Bonzi e poi ha spaccato la sua racchetta sfogando rabbia e frustrazione per la sconfitta.
Come altre volte negli ultimi mesi è apparso emotivamente fragile, in grande difficoltà a gestire gli alti e i bassi di una partita di tennis. Quest’anno ha vinto solo una partita in un torneo del Grande Slam e dopo questa eliminazione al primo turno perderà diverse posizioni nel ranking. Dopo essere stato primo nel ranking nel 2022, Medvedev è rimasto a lungo tra i primi 5 giocatori al mondo, ma nell’ultimo anno ha avuto un rapido declino. Ha perso 5 delle sue ultime 8 partite, non vince un torneo dal 2023 e la sua unica vittoria in un torneo del Grande Slam resta quella agli US Open del 2021.
Al fotografo che si è mosso durante il match point di Bonzi (non è per ora noto il motivo per cui lo ha fatto) è stato revocato l’accredito per poter seguire le partite degli US Open.
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