Nell’atletica l’Italia è la più forte d’Europa anche tra gli adolescenti
La nazionale ha vinto il medagliere agli Europei Under 20, ed è in parte una conseguenza del successo alle Olimpiadi del 2021

Il 10 agosto si sono conclusi a Tampere, in Finlandia, gli Europei Under 20 di atletica leggera, evento a cadenza biennale arrivato alla ventottesima edizione. In Italia se ne è parlato soprattutto per le due medaglie d’oro vinte dalla 15enne italiana Kelly Doualla nei 100 metri e nella staffetta 4×100. È un risultato notevole soprattutto per quanto è giovane Doualla: è nata nel 2009 e al secondo posto dietro di lei nei 100 metri è arrivata un’atleta nata nel 2006. Anche grazie a Doualla, agli Europei Under 20 di atletica leggera l’Italia è arrivata prima nel medagliere finale (che si calcola in base alle medaglie ottenute, con precedenza a quelle d’oro). È la prima volta che succede nella storia della competizione, riservata ad atlete e atleti con meno di 20 anni al 31 dicembre di quest’anno.
L’Italia ha vinto il medagliere dopo che per quasi trent’anni a vincere erano sempre state una tra Germania, Russia e Regno Unito. A Tampere l’Italia ha vinto 14 medaglie (6 ori, 3 argenti e 5 bronzi): una in più rispetto al Regno Unito e le stesse della Spagna, però con un oro in più. È un miglioramento notevole: nel 2023 era arrivata quinta nel medagliere con 7 medaglie di cui solo 2 d’oro, e nel 2021 era arrivata addirittura ventesima, con 8 medaglie e nessuna d’oro. Nel 2019 l’Italia era arrivata seconda, ma con 11 medaglie e dopo anni in cui era stata lontana dalle prime posizioni nel medagliere.
Oltre che nei 100 femminili e nella 4×100 femminile (ottenuta dopo che l’Italia era arrivata in finale solo grazie alla squalifica della Germania), a Tampere l’Italia ha vinto le medaglie d’oro nei 200 metri maschili con Diego Nappi (il giorno prima di compiere 18 anni), nei 110 metri a ostacoli con Matteo Togni, e nel salto triplo maschile e femminile con Francesco Crotti ed Erika Saraceni, che ha saltato a 14,24 metri migliorando un record della competizione che resisteva da 24 anni. In particolare, nel pomeriggio di domenica 10 agosto, l’Italia ha ottenuto otto medaglie in meno di tre ore.
Non ha fatto nessun record Doualla (che poche settimane fa aveva fatto quello europeo Under 18 nei 100 metri), ma è diventata la più giovane vincitrice di sempre nei 100 metri Under 20. Il precedente record era della tedesca Petra Koppetsch, che nel 1975 vinse a quasi 17 anni. Anche all’estero, la vittoria di Doualla è stata in molti casi la più raccontata dell’evento.
Le altre medaglie sono arrivate dalle 4×400 sia maschile che femminile, dagli 800 metri femminili, dai 100 ostacoli femminili, dalla marcia, dal salto in alto e dal getto del peso. Le medaglie sono insomma state ben distribuite tra gare maschili e femminili, e sebbene ci sia una prevalenza di medaglie dalla velocità e dai salti, ne sono comunque arrivate anche da altre discipline.

Francesco Crotti il 10 agosto a Tampere, in Finlandia (Maja Hitij/Getty Images for European Athletics)
La FIDAL, la Federazione italiana di atletica leggera, ha parlato di un «risultato senza precedenti» e ha fatto notare come, a prescindere dalle medaglie (spesso bastano un paio di argenti al posto di due ori per cambiare parecchio la classifica e la percezione generale di un determinato evento), atlete e atleti dell’Italia siano stati presenti e spesso ben piazzati in molte finali dell’evento. Oltre a ori, argenti e bronzi, per l’Italia sono arrivati un quarto posto, tre quinti posti e altri sei piazzamenti tra il sesto e l’ottavo.

Erika Saraceni l’8 agosto a Tampere, in Finlandia (Maja Hitij/Getty Images for European Athletics)
Ancor più in generale, gli eccellenti risultati di Tampere sono parte – e probabilmente conseguenza – di altri ottimi risultati recenti dell’atletica italiana. C’era stato il primo posto agli Europei assoluti (cioè al livello massimo, non Under) del 2024, a quelli Under 23 del 2021 e a quelli Under 18 del 2024. Soprattutto, c’erano state le Olimpiadi di Tokyo del 2021, dove l’Italia aveva vinto 5 medaglie d’oro, comprese quelle di Marcell Jacobs nei 100 metri (e nella 4×100) e di Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Arrivate dopo anni complicati per l’atletica leggera, al punto che poco prima di quelle Olimpiadi l’obiettivo minimo per l’atletica era piuttosto modesto: ottenere almeno una medaglia.
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Le Olimpiadi di Parigi del 2024 sono andate meno bene per l’atletica italiana (tre medaglie e nemmeno una d’oro), ma è possibile che gli effetti di Tokyo si vedano nelle gare giovanili di questi anni, più che nelle Olimpiadi del 2024. Stefano Mei, presidente della FIDAL, ha spiegato così come e quanto quel risultato fu da stimolo per l’atletica italiana: «Questi ragazzi sono i figli di Tokyo, avevano undici o tredici anni quando gli azzurri trionfarono a quella Olimpiade».
Ex mezzofondista e presidente della FIDAL dal 2021, Mei ha detto che nell’atletica italiana «i talenti ci sono sempre stati, ma spesso li abbiamo persi perché non si investiva su di loro». Ha aggiunto: «All’indomani dei Giochi del 2021 avevo dichiarato che l’impresa delle cinque medaglie d’oro nell’atletica sarebbe servita a prepararci per l’edizione di Brisbane del 2032 e in tanti si misero a ridere, ma in Italia abbiamo bisogno prima di ottenere i risultati e poi di fare proselitismo per far sì che i giovani si avvicinino allo sport, mentre altrove insegnano lo sport a scuola».
Oltre ai risultati dell’Italia gli Europei Under 20 di atletica si sono fatti notare con le vittorie di Norvegia e Regno Unito in quasi tutte le gare del mezzofondo (dagli 800 ai 5000 metri) e per la vittoria nel salto con l’asta dello svedese Axel Rogö, connazionale di Armand Duplantis, il miglior astista al mondo, da anni capace di migliorare più e più volte il proprio record mondiale. A Tampere è stato fatto anche il nuovo record mondiale Under 20 nel decathlon, stabilito dal polacco Hubert Troscianka, diventato il primo di sempre a superare, a livello Under 20, gli 8.500 punti (nel decathlon le prestazioni nelle diverse prove sono tradotte in punteggi).
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