Anche l’azienda di abbigliamento Loro Piana sarà messa in amministrazione giudiziaria per un’indagine sullo sfruttamento dei lavoratori

Il tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per Loro Piana, nota società italiana di abbigliamento di lusso, controllata dal gruppo francese LVMH: l’amministrazione giudiziaria è un procedimento che affida la gestione di una società a un amministratore nominato da un tribunale, con il compito di correggere eventuali pratiche illecite. Secondo le indagini la società avrebbe affidato parte della sua produzione ad aziende in cui i lavoratori sono sfruttati, senza prima assicurarsi delle reali condizioni di lavoro e agevolando così lo sfruttamento. In una nota Loro Piana ha dichiarato che il fornitore coinvolto nell’indagine non li avrebbe informati di un’ulteriore catena di subfornitori – dove ci sarebbe lo sfruttamento – e che il rapporto sarebbe stato interrotto a maggio proprio per questa ragione.
Il provvedimento verso Loro Piana rientra in un’indagine più ampia coordinata dalla procura di Milano, che intende verificare le condizioni di lavoro nelle filiere di abbigliamento dei grandi marchi, i quali nella stragrande maggioranza si affidano a società esterne per le varie fasi della produzione. Negli ultimi mesi la procura ha messo all’amministrazione giudiziaria per motivi simili anche la Manufactures Dior, società italiana controllata dal gruppo francese Dior, la Giorgio Armani Operations, che si occupa dell’ideazione e della produzione di capi di abbigliamento e accessori per il gruppo Armani, la Alviero Martini Spa, l’azienda di moda i cui prodotti sono famosi soprattutto per le mappe disegnate sui tessuti, e la Valentino Bags Lab srl, un’azienda controllata dalla società di moda Valentino che produce borse a suo marchio.
Negli ultimi anni Loro Piana era stata anche al centro di un’inchiesta giornalistica di Bloomberg che aveva raccontato le pratiche poco etiche dietro il reperimento dei suoi filati più pregiati in Perù: secondo il giornale l’azienda sfrutterebbe lavoratori peruviani e la cattività della vigogna delle Ande, un animale selvatico simile all’alpaca ma con un mantello più morbido e pregiato.


