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  • Giovedì 3 luglio 2025

Agli Europei femminili di calcio l’Italia ha soprattutto due obiettivi

Superare la fase a gironi e riportare tra il pubblico l’entusiasmo perso dopo gli ultimi Europei e Mondiali

di Giorgia Bernardini

Le calciatrici della Nazionale italiana di calcio Arianna Caruso, Manuela Giugliano e Martina Piemonte prima della partita di Nations League contro la Svezia, 30 maggio 2025 (Luca Amedeo Bizzarri/Getty Images)
Le calciatrici della Nazionale italiana di calcio Arianna Caruso, Manuela Giugliano e Martina Piemonte prima della partita di Nations League contro la Svezia, 30 maggio 2025 (Luca Amedeo Bizzarri/Getty Images)
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Mercoledì in Svizzera sono cominciati gli Europei femminili di calcio, a cui partecipano 16 squadre. L’Italia fa parte del gruppo B assieme a Spagna, Belgio e Portogallo e giovedì 3 luglio alle 18 giocherà contro il Belgio la sua prima partita, che sarà trasmessa da Rai 2. La Spagna è la squadra campione del mondo in carica e probabilmente la più forte di questi Europei, mentre Belgio, Portogallo e Italia sono tre nazionali più o meno allo stesso livello, che con ogni probabilità si contenderanno il secondo posto nel girone, con il quale ci si qualifica comunque per i quarti di finale.

L’Italia femminile di calcio non riesce a superare la fase a gironi di un torneo internazionale dal 2019, quando a sorpresa arrivò ai quarti di finale nei Mondiali di Francia, considerati un importante momento di svolta. Andare così avanti in un torneo competitivo come i Mondiali – in un periodo in cui in Italia le calciatrici non erano nemmeno considerate professioniste (lo sono diventate dalla stagione 2022/2023) – aveva infatti influenzato in positivo la percezione che il pubblico aveva della Nazionale, soprattutto perché molti fino a quel momento erano stati piuttosto indifferenti al calcio femminile.

Però le prestazioni più recenti dell’Italia nelle competizioni internazionali sono state deludenti: dopo tanti anni di disinteresse per i risultati della Nazionale c’erano alte aspettative che sono state disattese, e di conseguenza si è ricominciato a parlarne poco.

L'Italia durante gli ottavi di finale del Mondiale del 2019, 25 giugno 2019 (Tim Clayton/Corbis via Getty Images)

L’Italia durante gli ottavi di finale dei Mondiali, 25 giugno 2019 (Tim Clayton/Corbis via Getty Images)

L’Italia ha concluso gli Europei del 2022 all’ultimo posto del proprio girone, con un solo punto; l’anno successivo è stata eliminata dai Mondiali giocati in Australia e Nuova Zelanda dopo aver perso due partite su tre. Il magazine sportivo The Athletic ha scritto che l’Italia è «la più grande delusione calcistica degli ultimi anni». È un giudizio forse un po’ troppo severo, ma è vero che la Nazionale ha faticato molto a reggere le attese che si erano create intorno, come se quel risultato del 2019 avesse alzato l’asticella troppo in alto e troppo in fretta.

Dopo il risultato deludente ai Mondiali del 2023 è stata cambiata l’allenatrice: dopo sei anni se n’è andata Milena Bertolini e al suo posto la federazione ha nominato l’ex calciatore Andrea Soncin, che fino a quel momento aveva allenato solo le giovanili maschili del Venezia. È stata quindi una scelta inattesa, considerata la scarsa esperienza di Soncin (inesistente, a livello femminile), ma con lui le cose sono cominciate a migliorare. Qualche mese dopo il suo arrivo, in Nations League l’Italia ha battuto 3-2 la Spagna, e in seguito è arrivata prima nel girone di qualificazione degli Europei, che era molto competitivo, davanti a Paesi Bassi, Norvegia e Finlandia (che poi si sono comunque qualificate tutte e tre, attraverso uno strano formato che prevede altre partite e ripescaggi).

In squadra sono presenti alcune calciatrici che c’erano già ai Mondiali del 2019: giocatrici di grandissima esperienza internazionale come Elena Linari, centrale difensiva della Roma, e Cristiana Girelli, che tra le calciatrici che ancora giocano è quella che ha segnato più gol in Nazionale (58). A loro due si aggiunge anche Barbara Bonansea, un’altra attaccante con grandi capacità di sfruttare gli spazi liberi per gli inserimenti e abile nel determinare la velocità del gioco in attacco. Le prestazioni dell’Italia in qualche modo dipendono ancora da queste giocatrici.

Il punto di forza dell’Italia è comunque il centrocampo. Molto ruota attorno alla creatività di Manuela Giugliano, fondamentale nella costruzione del gioco e nella capacità di attaccare con inserimenti e tiri dalla lunga distanza. Un’altra giocatrice da osservare a centrocampo è Arianna Caruso, l’unica calciatrice di questa formazione che gioca in un campionato estero. Il suo prestito al Bayern Monaco nella scorsa stagione è stato recentemente confermato con un contratto che la terrà in Germania fino al 2028.

È una cosa significativa per il calcio italiano, che raramente ha visto le sue giocatrici andare a giocare al di fuori dell’Italia, in campionati che di media sono stati almeno fino a qualche anno fa più competitivi e più professionalizzati. Ancor più rilevante è che Sofia Cantore, un’altra probabile attaccante titolare della Nazionale, dalla prossima stagione diventerà la prima calciatrice italiana a giocare nel campionato professionistico statunitense.

La calciatrice della Nazionale italiana Cristiana Girelli, 3 giugno 2025 (Dan Istitene/Getty Images)

La calciatrice della Nazionale italiana Cristiana Girelli, 3 giugno 2025 (Dan Istitene/Getty Images)

L’Italia ha giocato le ultime partite prima degli Europei in Nations League, il torneo per nazionali che da qualche anno ha sostituito le amichevoli e serve anche come pre-qualificazione ai Mondiali del 2027. È arrivata seconda nel girone dietro alla Svezia e davanti a Danimarca e Galles, ottenendo alcuni risultati piuttosto incoraggianti, in particolare le vittorie in trasferta per 4-1 contro il Galles e per 3-0 contro la Danimarca, nelle quali ha proposto un gioco interessante e vario, alternando diversi sistemi di gioco (soprattutto il 4-3-3 e il 3-4-3). Ha però anche perso 3-1 contro la Danimarca in casa e 3-2 contro la Svezia fuori casa, dimostrando di essere ancora una squadra poco continua nel rendimento.

Agli Europei ogni risultato sarà importante non solo per i punti in classifica nel girone B, cruciali a qualificarsi alle fasi successive, ma anche per riportare entusiasmo e fiducia tra quel pubblico che si era appassionato dopo i Mondiali del 2019 e che poi però, deluso dai successivi risultati internazionali, si è di nuovo allontanato. «Sappiamo la responsabilità che abbiamo», ha detto Soncin alla Rai, «perché spesso queste competizioni possono accendere i cuori degli appassionati».

Sulla carta il risultato minimo a cui ambire è il passaggio di turno. Con la Spagna candidata a essere con molta probabilità la prima del girone, il secondo posto davanti al Belgio e al Portogallo sarebbe un buon risultato, non scontato. Il Portogallo è considerato una delle squadre più insidiose, con una fase offensiva molto brillante ma qualche problema difensivo, mentre il Belgio è una squadra solida, che agli scorsi Europei raggiunse i quarti di finale dopo aver vinto proprio contro l’Italia nei gironi.

La seconda partita del girone, quella contro il Portogallo, si giocherà il 7 luglio alle 21; e poi ci sarà quella con la Spagna, l’11 luglio sempre alle 21. La finale degli Europei sarà il 27 luglio a Basilea.