Cosa si sa dell’uomo arrestato in Grecia per il caso di Villa Pamphili

Sono stati ricostruiti quasi tutti i suoi spostamenti, mentre sono ancora poche le informazioni sulla donna e sulla bambina trovate morte

Sopralluogo degli investigatori a Villa Pamphili
Sopralluogo degli investigatori a Villa Pamphili (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
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Aggiornamento di lunedì 16 giugno: l’FBI ha segnalato alla procura di Roma che il vero nome dell’uomo arrestato è Francis Kaufmann, e non Rexal Ford. Kaufmann ha il nome falso riportato sul proprio passaporto statunitense. 

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Negli ultimi giorni le testimonianze di molte persone e alcune foto hanno permesso alla polizia di identificare e trovare Rexal Ford, 46 anni, cittadino statunitense accusato di omicidio e soppressione di cadavere per il caso di Villa Pamphili, a Roma, dove sabato 7 giugno erano state trovate morte una donna e una bambina. Venerdì l’uomo è stato arrestato a Skiathos, un’isola greca: è sospettato di aver ucciso la bambina.

Il procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi ha detto che le segnalazioni arrivate alla polizia sono state molto importanti per le indagini che hanno ricostruito buona parte degli spostamenti di Ford. Molte chiamate sono arrivate negli ultimi giorni dopo la diffusione da parte della procura di una foto dei tatuaggi della donna trovata morta.

Un uomo in particolare si è ricordato di aver chiesto l’intervento delle forze dell’ordine dopo aver assistito a un litigio tra un uomo e una donna a Campo de’ Fiori. Era il 20 maggio, intorno alle 22. Quella sera Ford spiegò a due agenti di polizia di essere un turista americano. Disse anche che la bambina era sua figlia e che la donna era sua moglie. Ford sanguinava a causa di una ferita alla testa che disse di essersi procurato cadendo a terra. Agli agenti mostrò il suo passaporto e spiegò che la moglie non aveva i documenti.

Dieci giorni dopo, il 30 maggio, alla polizia arrivò un’altra chiamata che segnalava un altro litigio tra l’uomo e la donna al mercato di via San Silverio, vicino a San Pietro. Le testimonianze hanno permesso di ricostruire anche che la donna era viva lo scorso 3 giugno. Due giorni dopo invece Ford è stato visto insieme alla bambina, senza la moglie, mentre trascinava un trolley in un albergo di largo Argentina, in centro a Roma. È stato fermato da un addetto alla reception mentre stava cercando di salire ai piani superiori. Anche in questo caso è stato identificato dalla polizia, a cui ha detto di essere un regista americano.

Nell’ultima settimana, dopo il ritrovamento dei corpi, una donna e tre ragazzi hanno contattato la polizia per raccontare di aver visto nella zona di Villa Pamphili un uomo che teneva in braccio una bambina nella notte tra il 6 e il 7 giugno, intorno all’una e mezza. I testimoni hanno spiegato che la bambina appariva tenuta in modo “scomposto”. Dopo essere risaliti all’identità di Ford, la polizia ha scoperto che l’11 giugno l’uomo aveva preso un volo per Skiathos.

Controllando gli acquisti fatti con la carta di credito usata per comprare il volo, la polizia è riuscita a trovarlo e arrestarlo. Ora gli investigatori stanno cercando di capire perché fosse in Italia e da quanto tempo. Della donna e della bambina invece si hanno ancora poche informazioni. L’obiettivo della procura è chiarire le cause della loro morte e accertare il legame tra Ford, la donna e la figlia. Al momento si sa solo che la donna era sicuramente la madre della bambina, mentre non è sicuro che Ford sia il padre.