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  • Giovedì 12 giugno 2025

C’è uno scandalo di corruzione che coinvolge il partito di Pedro Sánchez

Un suo importante esponente si è dimesso per un presunto giro di tangenti: il primo ministro spagnolo ha chiesto scusa

Pedro Sánchez nel 2023
Pedro Sánchez nel 2023 (AP Photo/Virginia Mayo)
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Uno dei più importanti membri del Partito Socialista spagnolo (PSOE), il partito di governo del primo ministro Pedro Sánchez, si è dimesso per un grosso caso di corruzione. Santos Cerdán ha lasciato tutte le cariche e il suo seggio di deputato dopo essere stato implicato nel cosiddetto “caso Ábalos”, che già negli scorsi mesi aveva coinvolto alcuni esponenti del PSOE. Giovedì pomeriggio, durante una conferenza stampa, il primo ministro ha fatto le proprie scuse alla popolazione e ai sostenitori del partito. Il nuovo scandalo rischia di mettere in difficoltà il suo governo.

Cerdán, un importante alleato di Sánchez, era il “segretario di organizzazione” del PSOE: è la terza carica più importante del partito, e ha il compito di occuparsi della gestione interna e della pianificazione elettorale. Ad aver creato particolare scandalo giovedì è stata la diffusione di alcune intercettazioni telefoniche in cui Cerdán e altri sembrano parlare di tangenti da centinaia di migliaia di euro.

Il “caso Ábalos” era cominciato l’anno scorso quando l’ex ministro dei Trasporti del governo di Sánchez, José Luis Ábalos, e il suo collaboratore Koldo García erano stati accusati di aver ricevuto centinaia di migliaia di euro in tangenti per favorire imprenditori amici nell’ottenimento di alcuni appalti pubblici. Il caso sembrava essere circoscritto ad Ábalos e García, fino a che giovedì sui media non sono uscite le intercettazioni che coinvolgono anche Cerdán. Lui ha sostenuto di non aver mai commesso alcun reato, né di essere coinvolto in possibili crimini, e ha spiegato di essersi dimesso su consiglio dei suoi avvocati.

Sempre nella conferenza stampa di giovedì Sánchez ha sostenuto a sua volta di non sapere «assolutamente niente» del caso, e si è impegnato ad avviare un’ispezione indipendente sui conti del partito. Ha anche escluso la possibilità di andare a elezioni anticipate, come invece aveva chiesto in seguito alle dimissioni di Cerdán il Partito Popolare, il principale partito di destra in Spagna, all’opposizione.