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  • Mercoledì 28 maggio 2025

C’è di nuovo un “grande campione” giapponese nello sport nazionale giapponese

Il 24enne Onosato è diventato “yokozuna”, il grado più alto per un lottatore di sumo, dopo 8 anni di dominio di atleti mongoli

Onosato dopo la vittoria del secondo torneo consecutivo a Tokyo, 25 maggio 2025 (Daiki Katagiri/Kyodo News via AP)
Onosato dopo la vittoria del secondo torneo consecutivo a Tokyo, 25 maggio 2025 (Daiki Katagiri/Kyodo News via AP)
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Il titolo di yokozuna, o grande campione, è il grado più alto a cui possa ambire un lottatore di sumo, e mercoledì Onosato ha fatto un po’ la storia dello sport nazionale giapponese. Intanto perché ha ottenuto il titolo solo un anno e mezzo dopo aver cominciato a competere a livello professionistico, e poi perché è il primo giapponese a riuscirci dal 2017, quando lo sport aveva cominciato a essere dominato da atleti stranieri, con sei su sette dei precedenti yokozuna provenienti dalla Mongolia.

È il 75esimo atleta a cui è stato riconosciuto il titolo nella storia dello sport finora e, si legge sui giornali locali, uno tra i più promettenti.

Onosato, il cui vero nome è Nakamura Daiki, ha 24 anni, è alto 192 centimetri e pesa 191 chili. Viene dalla provincia di Ishikawa, la più coinvolta nel terremoto di magnitudo 7.6 che il primo gennaio del 2024 provocò oltre seicento morti, e mercoledì ha ottenuto il titolo di yokozuna dopo aver vinto due tornei consecutivi. Si diventa yokozuna quando i giudici dell’Associazione nazionale di sumo, d’accordo con il Consiglio di promozione yokozuna, stabiliscono che i criteri di forza, competenza e dignità morale sono soddisfatti. Nella pratica è spesso successo che gli yokozuna venissero proclamati dopo che avevano vinto due tornei consecutivi, ma non sempre è così.

In Giappone il sumo è seguitissimo, ed è legato ad alcuni dei valori centrali nella cultura nazionale, come la disciplina, la rettitudine e l’onore. L’ultimo giapponese a essere diventato grande campione prima di lui era stato Kisenosato, otto anni fa, che a sua volta aveva ottenuto il titolo a 19 anni di distanza dall’ultimo, Wakanohana Masaru. Durante la cerimonia di premiazione, mercoledì, Onosato ha detto che diventare yokozuna era stato il suo obiettivo fin da quando era entrato nel mondo del sumo, e che si dedicherà ad allenarsi «per non portare cattiva fama al titolo».

Onosato con il trofeo con la Coppa dell’Imperatore a Tokyo, 25 maggio 2025 (Kyodo News via AP)

Oltre ad avere buone abilità tecniche e una forza fisica significativa, Onosato è anche considerato particolarmente precoce, nonché uno di quei talenti in grado di rinnovare l’immagine di uno sport che, negli ultimi anni, è stato discusso anche al di fuori dalla nicchia per via dei diffusi episodi di bullismo, violenze e abusi di potere legati alla cultura stessa del sumo, dove la punizione corporale viene considerata un momento educativo, di disciplina.

«Mi auguro che segnerà una nuova era», ha commentato Hokutoumi Nobuyoshi, il presidente dell’Associazione nazionale di sumo. La Nishonoseki, la scuola in cui si allena, si augura che diventi «un modello per altri lottatori». Onosato è il secondo yokozuna attualmente in carica: l’altro è Hoshoryu, che è nato in Mongolia, ed era diventato il 74esimo grande campione a gennaio. I due si incontreranno per la prima volta da yokozuna in un torneo a luglio.

– Leggi anche: Un gigante anche tra i lottatori di sumo