Quelli che vogliono convincerci a mangiare solo carne cruda

Gli influencer che sbranano fegati e bistecche davanti alle telecamere sono diventati un genere sui social, nonostante i molti rischi

Una serie di screenshot di video diffusi sui social dagli influencer
Alcune copertine utilizzate dagli influencer per promuovere i loro video sui social
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A un certo punto del film del 2015 Revenant l’affamato e malconcio protagonista della storia, interpretato dall’attore Leonardo DiCaprio, addenta il fegato crudo di un bisonte per nutrirsi e restare vivo. DiCaprio, che poi disse di aver voluto usare un vero fegato di bisonte per rendere la scena più realistica, trattiene un conato di vomito, poi continua a mangiare. Per alcune persone è una scena ributtante, per altre forse meno, a giudicare dal successo che certi influencer riscuotono da alcuni anni mangiando carne cruda davanti a una telecamera e promuovendo questo tipo di alimentazione.

Il soprannome del più famoso tra loro, un muscoloso influencer statunitense con una barba lunga e folta, a cui è peraltro dedicato un prossimo episodio della docuserie di Netflix Untold, è proprio Liver King. Deriva dal fatto che almeno uno dei suoi pasti quotidiani prevede, in mezzo a tutto il resto, del fegato crudo di bovino. Ha 6,1 milioni di follower su TikTok, 2,9 milioni su Instagram e 1,21 milioni su YouTube.

Inizialmente molto americana, la moda degli influencer che mangiano solo carne cruda si è diffusa negli ultimi tempi anche in Italia attirando le stesse critiche e polemiche che aveva generato negli Stati Uniti. Le abitudini alimentari descritte da Liver King e da altre persone come lui sono pericolose per la salute, sia per il rischio di infezioni batteriche associato al consumo di carne non cucinata, sia per le carenze nutrizionali e l’aumento del rischio di malattie cardiache tipico delle diete ricche di grassi saturi.

Un articolo uscito a gennaio sulla rivista JAMA Cardiology ha descritto il caso clinico di un uomo di circa 40 anni affetto da una particolare forma di xantelasma, un accumulo di colesterolo giallastro sotto la pelle (nel suo caso su palmi delle mani, piante dei piedi e gomiti). Otto mesi prima della comparsa dei sintomi l’uomo aveva adottato un’alimentazione basata solo sul consumo quotidiano di hamburger, formaggio, burro e altri grassi, che a suo dire lo aveva portato a una perdita di peso e a un aumento di energie fisiche e mentali.

Alcuni meat influencer associano la loro scelta di mangiare carne cruda alla promozione di un presunto stile di vita primordiale. Fanno riferimento cioè a un tipo di nutrizione che secondo loro avrebbe contraddistinto gli uomini delle caverne, prima della diffusione dell’agricoltura. È un approccio comune tra gli appassionati delle diete esclusivamente carnivore ma anche delle cosiddette paleodiete, diete basate sul consumo di carne (cotta), frutta e semi.

In generale la mitizzazione delle caratteristiche di presunte umanità ancestrali è un’abitudine molto criticata non solo in ambito medico, per i comportamenti che promuove, ma anche nelle scienze umane, perché considerata intellettualmente disonesta. Deriva infatti da una comune tendenza a considerare più sano e più sicuro, perché più “naturale”, tutto ciò che c’era prima dell’agricoltura, o dell’industrializzazione o di qualsiasi altro fenomeno umano – quindi sociale e culturale – scelto arbitrariamente come spartiacque storico per legittimare a priori un determinato comportamento anziché un altro, senza prove scientifiche.

– Leggi anche: Cos’è “naturale” e cosa non lo è?

Il caso di Liver King fece molto discutere anche per un’altra questione, nota soprattutto tra gli appassionati di body building. Nel 2022, in seguito alla pubblicazione online di alcune informazioni riservate, aveva ammesso di assumere ogni settimana testosterone e altri steroidi anabolizzanti (ormoni utilizzati per aumentare la massa muscolare e le prestazioni). Per anni aveva attribuito la sua prestanza fisica soltanto alla sua alimentazione, all’esercizio quotidiano e agli integratori che sponsorizzava: era stato quindi accusato di pubblicità ingannevole da decine di persone, poi risarcite.

Una delle influencer statunitensi più conosciute gestisce l’account Instagram steakandbuttergal, che ha oltre 460mila follower. Dice di essere stata vegana, prima di convertirsi a una dieta carnivora che include oltre alla carne, sia cotta che cruda, solo burro e uova: è un’alimentazione sintetizzata con l’acronimo Bbbe (beef, bacon, butter, eggs), priva di frutta, cereali, verdure e altri cibi. La comunità che segue questa alimentazione cita spesso come testo di riferimento il libro del 2019 Carnivore Diet, pubblicato dall’influencer Shawn Baker, un ex chirurgo e ortopedico statunitense, culturista e attivista anti-vegano, peraltro accusato di diffondere teorie del complotto e contenuti pseudoscientifici.

In Italia altre e altri influencer diventati popolari nella comunità si difendono dall’accusa di diffondere disinformazione, perché nei video in cui mangiano carne cruda dissuadono altre persone dal farlo e definiscono la loro dieta una scelta libera e individuale. Una di loro, che mostra e descrive spesso la sua alimentazione a base di carne cruda e un frutto ogni giorno, dice di avere sviluppato un particolare adattamento e suggerisce di non imitarla.

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Come qualsiasi alimentazione restrittiva, basata su diete che escludono per lungo tempo determinate categorie di nutrienti, anche quella promossa dai meat influencer è criticata dagli esperti e dai medici prima di tutto perché sbilanciata, incompleta e non abbastanza varia. Molti influencer che si occupano di salute, per ottenere attenzioni, tendono in generale a seguire vecchie e collaudate strategie di marketing che semplificano eccessivamente la questione dell’alimentazione, come spiegato dal chimico e divulgatore Dario Bressanini nel libro Fa bene o fa male?.

Mangiare carne cruda è inoltre un comportamento sconsigliato da tutte le più autorevoli agenzie sanitarie del mondo. Sebbene diverse pietanze a base di carne cruda siano presenti nei menu dei ristoranti di tutto il mondo, questo non significa che mangiarle sia sicuro sempre e per chiunque. Soltanto la cottura permette infatti di eliminare eventuali batteri e altri microrganismi patogeni come Salmonella, Campylobacter, Listeria ed Escherichia coli, che possono peraltro contaminare facilmente anche le superfici durante la preparazione del pasto.

La promozione di una dieta basata soltanto o prevalentemente sulla carne è inoltre criticata per l’impatto ambientale che queste abitudini alimentari hanno su larga scala. Nel 2024, dopo due anni di contrazione, il commercio mondiale di carne e prodotti a base di carne è aumentato del 4,7 per cento rispetto al 2023. Secondo un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), nel 2024 sono stati venduti 42,5 milioni di tonnellate di carne.

L’allevamento su larga scala è una delle attività maggiormente responsabili delle emissioni globali di gas serra. Per questo motivo, numerosi studi scientifici sostengono da tempo che una drastica riduzione del consumo di carne potrebbe contribuire in modo rilevante a ridurre le emissioni e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

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