«Vladimir, fermati!»

È una rara critica fatta da Donald Trump a Putin, riferita agli attacchi russi sull’Ucraina: intanto i negoziati di pace sono inconcludenti

(AP Photo/Manuel Balce Ceneta)
(AP Photo/Manuel Balce Ceneta)

Il presidente statunitense Donald Trump ha commentato in modo piuttosto duro l’attacco con missili e droni compiuto dalla Russia su Kiev nella notte tra mercoledì e giovedì, nel quale sono state uccise otto persone. Sul suo social network Truth, Trump ha scritto:

«Non sono contento degli attacchi russi su Kiev. Non sono necessari, e hanno un pessimo tempismo. Vladimir, fermati! […] Portiamo a termine l’accordo di pace!»

L’attacco ha colpito varie zone residenziali di Kiev, ed è stato uno dei più estesi degli ultimi mesi.

Trump è sempre stato molto vicino a Putin, e ostile invece al presidente ucraino Volodymyr Zelensky: a fine febbraio un incontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky era finito molto male, e in varie occasioni Trump ha aderito alla propaganda del regime russo. Nell’ultimo periodo però sia lui sia la sua amministrazione hanno iniziato a dare qualche raro segnale di insofferenza: già a fine marzo Trump aveva detto di essere «molto arrabbiato» con Putin, e l’aveva accusato di non collaborare sul cessate il fuoco in Ucraina.

Da febbraio gli Stati Uniti stanno portando avanti delle discussioni separate con Russia e Ucraina per mettere fine alla guerra. Queste però non stanno andando da nessuna parte, principalmente perché la Russia continua a imporre nuove condizioni irricevibili per l’Ucraina, con l’obiettivo anche di prendere tempo e approfittare di un momento favorevole nei combattimenti.

La scorsa settimana Trump aveva detto che gli Stati Uniti avrebbero sospeso i negoziati se non ci fossero stati presto dei progressi. La sua amministrazione ha poi presentato a entrambe le parti una bozza di accordo di pace, che Trump ha definito un’«offerta finale». Prevede condizioni molto più favorevoli alla Russia che all’Ucraina, come il riconoscimento dell’annessione alla Russia della regione ucraina della Crimea e la promessa che l’Ucraina non entrerà nella NATO.

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