Tutti i cardinali del conclave, dal primo all’ultimo
Quanti sono, chi sono, che faccia hanno, quanti anni hanno, da dove vengono, chi li ha nominati: un po' di mappe e grafici

Entro l’11 maggio, al massimo 20 giorni dopo la morte di papa Francesco, i cardinali si chiuderanno nella Cappella Sistina per il conclave, la riunione per eleggere il nuovo papa. È un rito segreto e per questo misterioso, seguito con grande attenzione dai giornali di tutto il mondo che già da lunedì hanno iniziato a chiedersi chi sarà il cardinale che convincerà tutti gli altri (teoricamente qualsiasi uomo può essere eletto, ma nella pratica si sceglie quasi sempre un cardinale). Anche se circolano già le liste dei più papabili è molto complicato fare previsioni attendibili, come tra l’altro dimostra l’esito del conclave che nel 2013 scelse Jorge Mario Bergoglio, un nome che sorprese un po’ tutti. Capire quanti sono i cardinali, chi sono e da dove vengono aiuta quantomeno a farsi una prima idea su chi sono tutti quelli che sceglieranno il prossimo papa.
Dalle mappe emerge bene lo sforzo fatto da papa Francesco per nominare cardinali che non provenissero soltanto dai paesi occidentali, di cui sono originari tutti i papi contemporanei tranne lui. Negli anni del suo papato ha nominato cardinali molti vescovi di paesi africani, ma anche sudamericani e dei paesi orientali. Per la prima volta nella storia della Chiesa cattolica la maggioranza dei cardinali che parteciperanno al conclave proverrà da paesi fuori dall’Europa.
Non tutto il collegio cardinalizio – cioè l’insieme dei cardinali della Chiesa cattolica – può partecipare al conclave. In base a una decisione presa da papa Paolo VI nel 1970 possono votare solo coloro che hanno meno di 80 anni (se qualcuno li compie durante la sede vacante o il conclave, non perde il suo diritto di voto). Attualmente i cardinali elettori sono 135, mentre i non elettori 117.
Almeno uno ha già detto che non parteciperà per motivi di salute: lo spagnolo Antonio Canizares. Nell’elenco diffuso dalla sala stampa del Vaticano non c’è nemmeno Angelo Becciu, processato e condannato da un tribunale di laici per un grosso scandalo finanziario, anche se lui ha detto che parteciperà.
Papa Francesco ha nominato la maggior parte dei cardinali che eleggeranno il suo successore, 108 su 135. Dei rimanenti 27 cardinali, 22 sono stati indicati da Benedetto XVI, il suo predecessore, e 5 da Giovanni Paolo II. È un dato interessante che diversi commentatori hanno usato per ipotizzare l’elezione di un nuovo papa progressista dopo Francesco, il papa più progressista degli ultimi 50 anni.
La maggior parte dei cardinali elettori ha più di 70 anni, mentre sono pochi – solo 16 – quelli con meno di 60 anni perché solitamente sono i vescovi a essere nominati cardinali, tutte cariche che si ottengono dopo anni di servizio nella Chiesa cattolica. Oggi l’età media è 72 anni, mentre quella dei cardinali nominati da papa Francesco è di 62. Il più giovane è il 45enne Mykola Bychok, vescovo di Melbourne per i cattolici ucraini in Australia, Nuova Zelanda e Oceania, nominato cardinale da papa Francesco il 7 dicembre 2024.



