Cosa succede adesso: una breve guida
Ci vorranno almeno due settimane prima che venga eletto il successore di Francesco

Lunedì mattina è morto papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio. Dopo la morte di un papa, il diritto canonico prevede passaggi definiti da rituali ben precisi e da regole molto rigide. Lo scopo del cerimoniale, che inizierà con i funerali e si concluderà con l’annuncio dell’elezione del prossimo papa da parte del Conclave, è guidare le istituzioni della Chiesa cattolica nel processo di transizione dal vecchio al nuovo papa. Tra i funerali, l’arrivo dei cardinali per il Conclave e le procedure di voto, ci vorranno almeno due settimane prima che venga eletto il successore di Francesco.
Il cerimoniale ha inizio con le esequie, cioè i funerali, che sono divise in tre “stazioni” cosiddette, cioè tre momenti che definiscono la cerimonia funebre (la constatazione della morte, l’esposizione del corpo e la sepoltura) e che dovrebbero durare all’incirca una settimana.
Nella prima fase della cerimonia, detta “casa del defunto”, viene constatata la morte del papa e la sua salma viene depositata nella bara. Nei giorni seguenti la bara ancora aperta sarà spostata nella basilica di San Pietro, che costituisce la seconda “stazione”. In questa fase sarà permesso ai pellegrini di visitare la basilica per rendere omaggio al corpo del papa defunto. Infine ci sarà il momento della sepoltura, che nel caso di papa Francesco potrebbe non avvenire a San Pietro, dato che in più occasioni aveva detto di voler essere seppellito nella basilica di Santa Maria Maggiore, che si trova a Roma (non lontano dalla stazione Termini) e non all’interno del Vaticano.
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Nel frattempo sarà iniziata la procedura per gestire il passaggio di poteri e di funzioni dal vecchio al nuovo papa. Nel diritto canonico questa fase è definita “sede vacante”: tutti i dicasteri della curia romana, equiparabili ai ministeri di un governo, cessano le loro funzioni e i titolari delle rispettive cariche decadono. Le responsabilità passano in gran parte al camerlengo, che in questo caso è lo statunitense Kevin Joseph Farrell: assumerà la guida della Chiesa per tutte le questioni di ordinaria amministrazione. In sede vacante le stanze del papa vengono chiuse con appositi sigilli per mantenere al sicuro i documenti del suo pontificato, fino a quando il suo successore non prenderà possesso delle stanze.
Per quanto riguarda invece la gestione del potere politico, i cardinali si riuniranno in due congregazioni: una particolare, composta dal camerlengo e altri tre cardinali estratti a sorte ogni tre giorni, che si occuperà degli affari meno importanti; e una generale, composta da tutti i cardinali, che avrà la responsabilità di occuparsi degli affari più importanti della Chiesa e che deciderà la data del Conclave.
Nei prossimi giorni arriveranno infatti a Roma quasi tutti i cardinali della Chiesa cattolica, in particolare i cardinali elettori, cioè quelli che non hanno ancora compiuto 80 anni e che hanno diritto di voto nella scelta del nuovo papa, che al momento sono 135. La Chiesa stabilisce che il Conclave inizi tra i 15 e i 20 giorni dall’inizio della sede vacante, ma si può fare eccezione se tutti i cardinali sono presenti a Roma prima del 15° giorno.
Dopodiché iniziano le procedure di voto nella Cappella Sistina, come da tradizione: nel 2013 l’elezione richiese cinque scrutini e il Conclave durò 27 ore scarse; nel 2005 bastarono quattro scrutini, e il Conclave durò circa 24 ore. Se l’elezione non avviene dopo 9 giorni si procede al ballottaggio tra i due cardinali che hanno ricevuto più consensi nello scrutinio precedente.