L’Ucraina dice che la Russia non ha rispettato la tregua

Quella che Vladimir Putin aveva dichiarato sabato sera per Pasqua, e che sarebbe dovuta durare fino a domenica sera

(AP Photo/Evgeniy Maloletka)
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Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la Russia non avrebbe rispettato la tregua dichiarata dal presidente russo Vladimir Putin sabato pomeriggio, in vista delle festività di Pasqua. L’esercito russo infatti non avrebbe mai interrotto gli attacchi: Zelensky ha detto che solo domenica la Russia avrebbe violato la tregua «più di duemila volte». La tregua era stata annunciata dalle 17 (ora italiana) di sabato alle 23 di domenica (mezzanotte in Russia).

Solo domenica, stando a quanto riferito da Zelensky, ci sarebbero stati 67 attacchi russi via terra – concentrati nella zona di Pokrovsk e Siversk in Donbas – e 1.355 bombardamenti, più di 700 dei quali avrebbero coinvolto armi pesanti. Non ci sono stati attacchi aerei, che però sarebbero stati registrati sabato sera, quando già la tregua avrebbe dovuto essere iniziata. Zelensky ha aggiunto che l’Ucraina ha documentato gli attacchi e condividerà queste informazioni con gli alleati. I russi hanno accusato a loro volta l’esercito ucraino di aver violato la tregua.

L'abbraccio tra due soldati ucraini liberati dai russi, il 19 aprile

L’abbraccio tra due soldati ucraini liberati dai russi, il 19 aprile (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Fin dall’annuncio di Putin il presidente ucraino e il suo governo avevano reagito con scetticismo, anche sulla base dei precedenti. Già nel 2023 il presidente russo aveva ordinato una tregua analoga in occasione del Natale ortodosso (il 7 gennaio), e anche quella volta non l’aveva rispettata.

L’annuncio di Putin è stato probabilmente strumentale, dopo i micidiali attacchi missilistici su Kryvyi Rih e Sumy che nella scorsa settimana hanno ucciso decine di civili. È possibile che sia servito a Putin per mandare un segnale di buona volontà al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che venerdì aveva detto con impazienza che arriverà a sospendere i negoziati sulla guerra (che il suo governo conduce separatamente con Russia e Ucraina) se non ci sarà presto un accordo. L’amministrazione statunitense ha detto fino all’ultimo che avrebbe ben visto un’estensione della tregua di Pasqua, che però non è arrivata.

Le decorazioni per Pasqua nei pressi di una chiesa distrutta in Ucraina, il 20 aprile

Le decorazioni per Pasqua nei pressi di una chiesa distrutta in Ucraina, il 20 aprile (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

Sabato e domenica Zelensky ha ribadito di essere disposto a un cessate il fuoco vero e più lungo, a differenza della Russia. Domenica sera ha riconosciuto che la Russia non ha fatto attacchi aerei in giornata e ha proposto di continuare una tregua di questo tipo: di sospendere cioè per 30 giorni qualsiasi attacco con droni e missili a lungo raggio contro infrastrutture civili, con possibilità di proroga. «Se la Russia non accetterà tale misura, sarà la prova che intende continuare a fare solo ciò che distrugge vite umane e prolunga la guerra», ha aggiunto.

A marzo l’Ucraina aveva accettato la proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco di 30 giorni, anche solo parziale sulle infrastrutture energetiche, ma la Russia si era opposta, ponendo nuove condizioni irricevibili per gli ucraini e dilatando volutamente i tempi dei negoziati mediati dagli Stati Uniti. «Putin ha fatto dichiarazioni sulla sua presunta disponibilità a un cessate il fuoco di 30 ore invece che di 30 giorni», ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiha, riferendosi proprio alla discrepanza tra la breve durata della tregua annunciata da Putin e quella del cessate il fuoco che ha impedito.

Sabato c’è stato uno scambio di prigionieri in cui sono stati liberati 277 soldati ucraini in cambio di 246 soldati russi.