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  • Sabato 19 aprile 2025

Un importante politico dei Paesi Bassi e il suo burnout

Pieter Omtzigt è uno dei più influenti del paese e ne ha parlato per spiegare perché lascia la politica

Pieter Omtzigt durante un'intervista, il 24 novembre del 2023
Pieter Omtzigt durante un'intervista, il 24 novembre del 2023 (AP Photo/Peter Dejong)
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Pieter Omtzigt, uno dei più influenti politici dei Paesi Bassi, ha detto che lascia la politica e la guida del partito che ha fondato: Nuovo Contratto Sociale (NSC), il più moderato tra quelli del fragile governo di destra ed estrema destra del primo ministro Dick Schoof. Lo ha comunicato venerdì sera con un video, anche se già a partire dallo scorso autunno Omtzigt aveva iniziato ad allontanarsi dalla dirigenza del partito.

Omtzigt ha motivato la sua decisione con la necessità di riprendersi da un burnout, l’esaurimento psicofisico ed emotivo in ambito lavorativo, di cui aveva già sofferto in passato.

Nel video Omtzigt, che ha 51 anni, ha spiegato che non considera compatibili gli impegni e le polemiche della vita politica con la sua salute mentale: «È stato un onore e un privilegio essere un parlamentare per più di 21 anni. Ma il prezzo è troppo alto. Per questo scelgo di mettere al primo posto la mia salute e la mia famiglia» (ha quattro figli che vivono lontano dall’Aia, dove hanno sede il governo e le istituzioni).

Per provare a gestire il burnout aveva preso un primo congedo di quattro mesi subito dopo le elezioni del 2021, quand’era in uno dei momenti di maggiore popolarità per il ruolo che ebbe nel far scoprire il grave scandalo sul sistema degli assegni famigliari che fece cadere il terzo governo di Mark Rutte. Omtzigt aveva preso un secondo congedo lo scorso settembre: in sua assenza, la guida del partito era passata temporaneamente alla sua vice Nicolien van Vroonhoven, che adesso diventerà la leader a pieno titolo di NSC.

Un manifesto elettorale di Omtzigt durante la campagna elettorale del 2023

Un manifesto di Omtzigt durante la campagna elettorale del 2023 (AP Photo/Peter Dejong)

Come detto, Omtzigt è uno dei più importanti politici nederlandesi degli ultimi anni. Fu a lungo uno dei principali esponenti dei conservatori liberali di Appello Cristiano. La sua popolarità e uno stile molto diretto gli crearono problemi nel partito, che lasciò nel 2021 diventando un parlamentare indipendente.

Quell’anno scrisse un libro intitolato Nuovo contratto sociale, che diede il nome al partito fondato nel 2023, tre mesi prima delle elezioni, su posizioni di sinistra in economia e di destra sull’immigrazione e sull’interruzione volontaria di gravidanza. Nonostante fosse un partito appena nato, la fama di Omtzigt lo rese brevemente primo nei sondaggi, poi calò anche perché lui disse ripetutamente che non era sicuro di voler fare il primo ministro.

Pieter Omtzigt durante un'intervista, il 22 novembre del 2023

Pieter Omtzigt durante un’intervista, il 22 novembre del 2023 (AP Photo/Peter Dejong)

A quelle elezioni, vinte a sorpresa dall’estrema destra di Geert Wilders, NSC andò comunque bene: prese il 12,8 per cento e fece eleggere 20 deputati (su 150 seggi). Da allora in poi ha perso molti consensi. Alle europee dell’anno scorso NSC ha preso il 3,75 per cento e oggi è sceso ancora nei sondaggi: se si rivotasse, gli resterebbero solo due seggi alla camera.

Questo calo ha alimentato tensioni nel partito, secondo i media nederlandesi. Da un lato i deputati di NSC sanno di dovere molto a Omtzigt, che l’ha fondato e tra loro è il politico più riconoscibile e famoso. Dall’altro hanno contestato il modo in cui il leader, pur non avendo incarichi di governo, aveva mantenuto grande influenza sul gruppo parlamentare, ministri e sottosegretari, chiedendo di restare coinvolto nei lavori della coalizione, a volte bloccandoli.

Durante i lunghi negoziati per formare l’ultimo governo – c’erano voluti sei mesi – Omtzigt è stato protagonista di un episodio che ne ha richiamato un altro.

Nel 2021 una funzionaria di Appello Cristiano Democratico era stata vista con in mano un foglio con la frase «Omtzigt: posizione altrove» che aveva fatto pensare che i leader del suo partito dell’epoca volessero allontanarlo dalle posizioni di rilievo nel governo nazionale. Nel dicembre del 2023 Omtzigt era stato fotografato con un appunto in cui diceva che il suo governo non si sarebbe alleato con il PVV di Wilders né con BBB (anche se alla fine lo fece).

– Leggi anche: Quando Omtzigt era primo nei sondaggi, ma non voleva fare per forza il primo ministro