Com’è che il posto più ricco d’Italia è un piccolo comune ligure

Forse il nome Pier Silvio Berlusconi vi suggerisce qualcosa

Veduta aerea di Portofino
Veduta aerea di Portofino (Fabrizio Villa/Getty Images)
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Da molti anni, ogni volta che il ministero dell’Economia pubblica i dati relativi ai redditi dichiarati dalle persone, diversi giornali stilano una classifica dei posti con il reddito medio più alto e il primato è sempre conteso da pochi piccoli comuni: Portofino in Liguria, primo anche quest’anno, Lajatico in Toscana e Basiglio in provincia di Milano. In realtà i dati dei redditi medi, anche se curiosi, sono poco indicativi e meno utili di molti altri pubblicati dal ministero.

La classifica ci dice poco di quei comuni perché il calcolo viene sbilanciato dalle persone con un reddito molto alto: basta una sola persona molto ricca con la residenza in un piccolo comune per far alzare notevolmente il reddito medio.

È il caso di tutti i piccoli comuni nelle prime posizioni della classifica. Secondo i dati delle dichiarazioni presentate nel 2024 e relative al reddito del 2023, a Portofino il reddito medio è 88.141 euro. Si potrebbe pensare che ognuno dei suoi 355 abitanti abbia dichiarato quasi 90mila euro, in realtà il calcolo è influenzato da un solo residente, Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato del gruppo televisivo Mediaset e figlio di Silvio Berlusconi.

La stessa cosa succede a Lajatico, dove abitano 1.273 persone tra cui il tenore Andrea Bocelli: il suo reddito influisce sul calcolo generale. Tutto questo vale anche per gli altri comuni ai primi posti – Bogogno e Solonghello in Piemonte, Cusago, Torre d’Isola e Segrate in Lombardia – dove i nomi degli imprenditori sono meno noti, ma condizionano il risultato finale. Siccome il reddito medio risente molto dei valori estremi, per superare questo limite sarebbe meglio calcolare la mediana, detta anche valore centrale, un indicatore che non risente dei valori estremi, ma con i dati a disposizione non è possibile farlo.

Il ministero pubblica molti altri dati interessanti: quanti sono i contribuenti, qual è il reddito derivante da lavoro dipendente, dalle pensioni, dal lavoro autonomo. Ci sono dati anche sulle addizionali locali, ossia imposte regionali e comunali che si applicano al reddito complessivo, e sul bonus IRPEF, un sostegno economico per i lavoratori dipendenti. Per esempio, dalle statistiche è emerso che nel 2024 in tutta Italia le persone hanno dichiarato redditi più alti rispetto all’anno precedente: 42,6 milioni di contribuenti hanno dichiarato in media 23.950 euro lordi, 1.150 euro in più rispetto al 2023.

In questi dati – forse è meglio specificarlo – non sono compresi i redditi degli evasori fiscali, che per definizione non dichiarano al fisco del tutto o in parte quanti soldi guadagnano: un fenomeno che da decenni in Italia ha un impatto significativo e che negli ultimi anni nessun governo è riuscito a contrastare con efficacia.

La regione con il reddito medio più alto è la Lombardia (29.120 euro), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (28.780 euro), mentre la Calabria è quella con il reddito medio più basso (18.230 euro). Lo stesso ministero sottolinea che continua a essere significativa la distanza tra il reddito medio delle regioni centro-settentrionali e quello delle regioni meridionali (ai fini di queste statistiche le province autonome vengono sempre considerate nel computo delle regioni, perché si amministrano in modo molto simile).

I lavoratori autonomi dichiarano un reddito più elevato, 70.360 euro, rispetto ai lavoratori dipendenti (23.290 euro), agli imprenditori (29.250) e ai pensionati (21.260 euro). Questa differenza ha però una spiegazione: i redditi dei lavoratori autonomi sono al lordo dei contributi previdenziali, mentre quelli di dipendenti, imprenditori e pensionati sono al netto dei contributi. Nella categoria degli imprenditori inoltre sono compresi anche coloro che hanno piccole aziende, spesso senza personale.

I redditi medi sono cresciuti in tutte le categorie rispetto all’anno precedente, mediamente del 5 per cento. Come ha notato Pagella Politica, però, se si considera l’inflazione il reddito dichiarato è sceso in media di 90 euro perché i prezzi delle cose sono saliti più dei redditi. A causa dell’impatto dell’inflazione, i redditi medi sono gli stessi da circa 15 anni.