L’inusuale incontro tra re Carlo e gli agricoltori, a Ravenna

Ha voluto conoscere i rappresentanti di quelli danneggiati dalle alluvioni, e ha concluso la visita in Italia tra stand gastronomici e “Romagna mia”

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Re Carlo III, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lo chef Max Mariola, a Ravenna (ANSA/QUIRINALE PALACE PRESS OFFICE/PAOLO GIANDOTTI)
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Giovedì, nell’ultimo giorno della loro visita in Italia, re Carlo III e la regina Camilla sono andati a Ravenna, in Emilia-Romagna, insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La giornata è stata intensa: hanno commemorato l’ottantesimo anniversario della liberazione della provincia dai nazifascisti; visitato vari monumenti, tra cui la tomba di Dante; assaggiato molti prodotti tipici e incontrato i rappresentanti degli agricoltori danneggiati dalle disastrose alluvioni degli ultimi anni.

È stato nel suo complesso un appuntamento insolito e decisamente diverso da quelli dei giorni precedenti: meno istituzionale e più informale, tanto che a un certo punto i rigidi protocolli cerimoniali sono proprio saltati. Forse lo si poteva immaginare già sbirciando il programma: è stato organizzato un festival con vari stand gastronomici sparsi per piazza del Popolo, la principale della città, ed è capitato che anche gli invitati istituzionali, come sindaci e consiglieri comunali, inseguissero i reali durante la loro visita a piedi.

La coppia ha girato in modo abbastanza frenetico tra gli stand, perché il tempo era poco. Carlo però ci ha tenuto a fermarsi a quello dei rappresentanti degli agricoltori. Tra loro c’erano Paolo Lucchi e Fabrizio Galavotti, i presidenti delle due principali associazioni di settore (Legacoop e Cab Terra, una delle cooperative agricole più antiche d’Italia). Dicono di essere stati molto sorpresi quando era arrivata la richiesta di partecipare alla visita di stato dei reali.

La regina Camilla con lo chef Massimo Bottura, a Ravenna (ANSA/QUIRINALE PALACE PRESS OFFICE/PAOLO GIANDOTTI)

La loro presenza, però, non è casuale. Lucchi racconta che Carlo rimase colpito dalla scelta degli agricoltori romagnoli (molti dei quali proprio di Cab Terra) che durante l’alluvione del maggio del 2023 decisero intenzionalmente di rompere l’argine di un canale, allagando più di 200 ettari dei loro terreni ma evitando così danni ben maggiori per tutta la città di Ravenna. Al re è stato anche mostrato un video sui danni dell’alluvione, e su come il territorio è ripartito dopo.

Secondo Galavotti la visita di Carlo potrebbe aiutare a «tenere alta l’attenzione sull’alluvione, perché purtroppo il percorso dei rimborsi non è finito», e anzi la maggioranza degli agricoltori non li ha ancora ricevuti.

Molti degli altri stand esponevano i prodotti gastronomici tipici dell’Emilia-Romagna: l’aceto balsamico, l’anguilla marinata di Comacchio, il parmigiano, il prosciutto di Mora Romagnola e il sale di Cervia. Come guida c’era lo chef Massimo Bottura, che è stato un po’ il corrispettivo di Alberto Angela durante il tour al Colosseo di martedì (a proposito di chef: per qualche ragione c’era pure Max Mariola, che è molto celebre sui social dopo esserlo stato in tv).

C’era anche molta, moltissima, pasta fatta a mano. I sovrani si sono fermati a una postazione di “sfogline”, cioè artigiane specializzate nella produzione di pasta fresca, che hanno lavorato tutta la mattina per preparare degli assaggi. Una scuola di danza si è esibita in un ballo di liscio. A un certo punto hanno anche suonato la ballata Romagna mia.

(Matteo Castellucci/Il Post)

Intanto dietro alle transenne c’erano centinaia di persone che sventolavano le bandierine di Italia e Regno Unito date in omaggio con il Corriere Romagna, un giornale locale, o regalate dall’ambasciata britannica. Alcuni dei presenti erano semplicemente curiosi che volevano vedere il motivo di molto trambusto. Molti altri invece erano venuti apposta per vedere Carlo e Camilla, convinti anche che sarebbe stato più facili avvicinare i sovrani all’estero che in Inghilterra. È il caso tra gli altri di Ilaria Dal Borgo e Giovanna Monti, che sono state sia ai funerali di Elisabetta II sia all’incoronazione di Carlo: si definiscono delle sue «groupie» e pensavano che quella di Ravenna fosse un’«occasione irripetibile» per vederlo, di nuovo.

Persone in attesa a Piazza del Popolo, a Ravenna (Matteo Castellucci/Il Post)

In generale la visita è stato un evento molto grosso per la città: gli alberghi e le strutture ricettive erano tutte piene, il comune aveva disposto una giornata di chiusura per tre scuole del centro storico e aveva fatto rimuovere decine di biciclette dalle rastrelliere delle strade dov’è passato il corteo. Qualche negozio ha esposto timidamente bandiere britanniche, o fogli con citazioni del poeta inglese Byron (che visse qui quando fu l’amante della nobile Teresa Gamba). La libreria Feltrinelli in centro ha esposto in bella vista alcuni libri su Carlo e i reali inglesi, sotto un cartello di benvenuto: “Welcome to Ravenna”.

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