• Sport
  • Lunedì 7 aprile 2025

La disastrosa stagione del Southampton di Ivan Juric

In Premier League l'allenatore croato è riuscito a fare peggio della sua breve esperienza alla Roma

Ivan Juric, 49 anni, in Premier League ha ottenuto finora una vittoria, un pareggio e 12 sconfitte (Shaun Botterill/Getty Images)
Ivan Juric, 49 anni, in Premier League ha ottenuto finora una vittoria, un pareggio e 12 sconfitte (Shaun Botterill/Getty Images)
Caricamento player

Con la sconfitta di domenica contro il Tottenham per 3-1 il Southampton è certo di retrocedere dalla Premier League, dopo aver fatto solamente 10 punti nelle prime 31 partite di campionato. Non era mai successo che una squadra andasse in seconda divisione (Championship) con sette giornate di anticipo, e per questo diversi media si stanno chiedendo se il Southampton di quest’anno non sia la peggior squadra nella storia della Premier League (almeno da quando il campionato inglese fu riformato e si chiama così, quindi dal 1992).

Le statistiche sono chiare: in 31 partite il Southampton ha ottenuto 2 vittorie, 4 pareggi e 25 sconfitte, con solo 23 gol segnati e ben 74 subiti, quindi una differenza reti di -51. Il cambio di allenatore avvenuto durante la stagione non ha migliorato la situazione: nelle prime 16 partite Russell Martin, che aveva guidato la squadra alla promozione nella scorsa stagione, aveva ottenuto appena 1 vittoria e 2 pareggi; Ivan Juric, arrivato il 21 dicembre, ha perso 12 partite su 14, con una vittoria e un pareggio nelle altre due. Lunedì il Southampton ha fatto sapere che Juric non sarà più l’allenatore (al suo posto per ora è stato scelto il vice allenatore Simon Rusk, ma la squadra ha già detto di voler trovare un altro allenatore per la prossima stagione).

La scorsa settimana Juric aveva detto che l’obiettivo era non diventare la peggior squadra di sempre della Premier League. Il record negativo di punti appartiene al Derby County, che nella stagione 2007-2008 ne fece appena 11 in 38 partite: al Southampton basterà quindi fare 2 punti nelle rimanenti sette giornate per fare meglio. Paul Jewell, l’allenatore che nel 2007-2008 provò a stagione in corso a migliorare l’andamento del Derby County, di recente ha detto che la sua carriera di allenatore non si è mai ripresa da quel momento.

Per Juric quella attuale è stata una stagione disastrosa. Prima del Southampton è stato per due mesi l’allenatore della Roma, chiamato a sostituire Daniele De Rossi dopo appena quattro giornate di campionato. Con la Roma perse la metà delle partite di campionato (4 su 8) e fu esonerato dopo una sconfitta in casa contro il Bologna. Lasciò la Roma al dodicesimo posto in campionato (oggi con Claudio Ranieri è settima), non riuscendo mai a far vedere il gioco intenso e aggressivo che aveva mostrato allenando Genoa, Verona e Torino.

Al Southampton è andata anche peggio. È arrivato per sostituire un allenatore, Martin, che come De Rossi prediligeva un gioco propositivo fondato sul possesso palla (che aveva funzionato molto bene nella seconda serie inglese, ma non stava andando altrettanto bene in Premier League), ma non è mai riuscito a far applicare i suoi principi di gioco: il pressing a tutto campo, le marcature individuali e la velocità nel creare azioni offensive dopo aver recuperato il pallone. Il sito sportivo The Athletic ha messo insieme alcuni dei principali difetti di questa squadra, come i tantissimi gol concessi agli avversari dopo errori banali o l’incapacità di organizzare azioni d’attacco.

Alla fine della partita contro il Tottenham, nonostante la sconfitta e la retrocessione, i tifosi del Southampton hanno applaudito la squadra (Marc Atkins/Getty Images)

In 31 giornate il Southampton ha accumulato 22 punti di distacco dalla quartultima in classifica, il Wolverhampton. Anche l’Ipswich e il Leicester, rispettivamente terzultima e penultima, stanno avendo stagioni molto negative ed è probabile che retrocederanno: assieme al Southampton, sono le altre due squadre che erano state promosse in Premier League la scorsa stagione.

Già il mese scorso BBC Sport si interrogava se Ipswich, Leicester e Southampton non fossero le tre peggiori ultime classificate nella storia del campionato, in un articolo in cui raccontava quanto fosse difficile, per una neopromossa, essere competitiva in Premier League, nel gioco e soprattutto a livello economico. Anche lo scorso anno erano retrocesse le tre neopromosse, Luton, Burnley e Sheffield United.