La dura risposta di von der Leyen ai nuovi dazi degli Stati Uniti

La presidente della Commissione Europea ha detto che le conseguenze saranno «terribili» per tutto il mondo, e ha annunciato contromisure

(AP Photo/Pascal Bastien)
(AP Photo/Pascal Bastien)

Giovedì mattina la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha risposto molto criticamente ai nuovi dazi annunciati da Donald Trump nei confronti di tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, compresa quindi anche l’Unione Europea. Von der Leyen ha risposto a Trump dall’Uzbekistan, dove si trova per una riunione tra leader europei e dell’Asia centrale.

L’economia globale soffrirà enormemente. L’incertezza aumenterà vertiginosamente e innescherà l’aumento di un ulteriore protezionismo. Le conseguenze saranno terribili per milioni di persone in tutto il mondo.

Mercoledì Trump ha annunciato dazi minimi del 10 per cento per tutti i partner commerciali degli Stati Uniti. Ha inoltre deciso dazi aggiuntivi per 50 paesi che secondo il presidente statunitense avrebbero ostacolato maggiormente il paese con le loro “barriere commerciali”: tra questi c’è l’intera Unione Europea, a cui saranno imposti dazi del 20 per cento. I nuovi dazi entreranno in vigore il 9 aprile.

Von der Leyen ha detto che i dazi statunitensi saranno un colpo molto duro per l’economia di tutto il mondo, che i farmaci costeranno di più, così come il trasporto, che l’inflazione salirà e che tutte le imprese, grandi e piccole, ne risentiranno. Ha poi aggiunto che la Commissione Europea è pronta a rispondere con dazi reciproci: sta finalizzando le prime contromisure in risposta ai dazi su acciaio e alluminio, entrati in vigore a marzo, e ora sta preparando un nuovo pacchetto per replicare ai nuovi dazi.

In serata in una intervista al TG1 la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito i dazi una «scelta sbagliata», ma ha detto che le esportazioni negli Stati Uniti valgono il 10 per cento del totale e «noi non smetteremo di esportare». Riguardo a possibili misure da decidere con l’Unione Europea ha detto di non essere d’accordo a rispondere ai dazi con altri dazi «perché l’impatto potrebbe essere maggiore sulla nostra economia» e che bisognerebbe lavorare per rimuoverli. Questo approccio sembra in contrasto con quello prospettato da von der Leyen.