La giunta militare del Niger ha detto di aver liberato diversi ministri del governo rovesciato con il colpo di stato del 2023

Abdourahamane Tchiani durante la conferenza per la ricostruzione nazionale a Niamey, Niger, 15 febbraio 2025 (EPA/Issifou Djibo via ANSA)
Abdourahamane Tchiani durante la conferenza per la ricostruzione nazionale a Niamey, Niger, 15 febbraio 2025 (EPA/Issifou Djibo via ANSA)

La giunta militare che governa il Niger ha detto di aver liberato una cinquantina di persone, compresi alcuni funzionari del precedente governo nigerino, rovesciato con il colpo di stato del luglio 2023. Tra le persone liberate ci sono gli ex ministri della Difesa, delle Finanze, del Petrolio e dell’Energia, l’ex ambasciatore del paese in Nigeria, un giornalista e alcuni soldati accusati di aver tentato di compiere un colpo di stato nel 2010. Mohamed Bazoum, il presidente eletto democraticamente nel 2021 e deposto in seguito al colpo di stato, continua invece a essere agli arresti domiciliari assieme alla moglie e al figlio nella residenza presidenziale a Niamey, la capitale del paese: è accusato fra le altre cose di tradimento e minaccia alla sicurezza interna ed esterna.

In base a un comunicato letto sulla tv nazionale, la giunta ha deciso di liberare queste persone seguendo le raccomandazioni del Forum nazionale per la ricostruzione, una conferenza che si è tenuta a febbraio per discutere del futuro del paese. Nella stessa conferenza era stato deciso anche di prolungare la carica dell’autoproclamato leader del paese, il generale Abdourahamane Tchiani, per un periodo di transizione di cinque anni. La settimana scorsa Tchiani si è insediato come presidente e ha inoltre acquisito la carica di capo dell’esercito, il più alto grado militare del paese.

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