Per ora le lunghe code fuori dall’ufficio immigrazione di Torino sono finite
Di problemi invece ce ne sono ancora, ma almeno nella nuova sede si può attendere il proprio turno all'interno

Da lunedì a Torino non è più operativo l’ufficio immigrazione della questura in corso Verona, di cui nei mesi scorsi si era molto parlato per via delle lunghe code delle persone migranti in attesa di appuntamenti per rilasci, rinnovi, conversioni o aggiornamenti dei permessi di soggiorno (molti erano in fila solo per chiedere un appuntamento). Le code in condizioni precarie davanti all’ufficio erano in realtà un problema da tempo, che ciclicamente tornava al centro dell’attenzione.
Ora l’ufficio è stato spostato in una sede più grande, che permette alle persone di aspettare il proprio turno all’interno, ed è stato attivato anche un portale online per prenotare gli appuntamenti per alcuni tipi di documenti. Le cose sembrano dunque almeno in parte migliorate, ma è presto per dire effettivamente quanto, e in ogni caso per ora i cambiamenti riguardano solo il modo in cui venivano gestite le code: erano il problema più visibile dell’ufficio immigrazione di Torino ma non l’unico. Per migliorare davvero le condizioni di chi aspetta da tempo documenti relativi al permesso di soggiorno servirà soprattutto che migliori la capacità di smaltimento delle pratiche.
L’ufficio immigrazione si trova ora in via Fratelli Ruffini, all’angolo con corso Bolzano, vicino alla stazione dei treni Porta Susa. L’edificio è di proprietà della Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani), società del ministero delle Finanze, ed è stato messo a disposizione dalla Regione Piemonte. Il trasferimento era stato annunciato a inizio febbraio dalla prefettura, che l’aveva presentato come la soluzione al problema delle code. In realtà del trasferimento dell’ufficio si parlava da tempo, per via del fatto che l’edificio di corso Verona era stato dichiarato inagibile nel 2022.
Il quotidiano La Stampa, che nei mesi scorsi ha documentato le lunghissime code, scrive che lunedì mattina, cioè il primo giorno di apertura del nuovo ufficio, non c’erano più le file di persone che organizzavano tra loro i turni per non perdere il posto in coda, come facevano in corso Verona. Non c’erano nemmeno le tende di persone che avevano passato lì la notte, e nessuna delle persone intervistate ha detto di avere aspettato per giorni. Solo qualcuno ha raccontato di essere arrivato all’alba (l’ufficio apriva alle 8:30).
All’interno l’ufficio è meglio organizzato rispetto a prima. Ci sono cinque sale d’attesa, dove le persone possono sedersi e aspettare il proprio turno al caldo, mentre in corso Verona erano costrette ad attendere fuori, spesso al freddo e sotto la pioggia. Ci sono però ancora delle criticità: una persona ha raccontato a La Stampa che all’interno dell’ufficio non ci sono bagni e che sono stati allestiti dei bagni chimici all’esterno. Ha aggiunto che i tempi di attesa sono comunque lunghi e che quindi suo marito aveva dovuto prendere un permesso dal lavoro.
L’ufficio di via Fratelli Ruffini è aperto dal lunedì al venerdì: gli sportelli hanno diversi orari di apertura, a seconda del tipo di attività. Per chi deve solo fissare appuntamenti per documenti che riguardano la famiglia e persone minorenni l’ufficio è aperto due giorni a settimana, il martedì e il giovedì pomeriggio.
Per ovviare al problema di chi si mette ad aspettare solo per prendere appuntamento, che rendeva le code molto più affollate, da circa un mese è stato attivato un portale per prenotare l’appuntamento per una serie di documenti. Era uno degli aspetti più contestati della situazione in corso Verona, perché non era prevista la possibilità di fissare un appuntamento per telefono né online, per poi andare all’ufficio nel giorno stabilito: quindi le persone dovevano fare la coda due volte. Adesso la gestione almeno per i permessi di soggiorno inseriti nell’elenco della prefettura dovrebbe essere un po’ più facile. Secondo il Corriere Torino, in un mese sono state fatte 1.600 prenotazioni e molte pratiche sono già state evase.
A metà febbraio parte delle richieste era stata reindirizzata alla sede centrale della questura, in via Dorè, mentre la consegna dei documenti in via Botticelli, accanto al commissariato di Barriera di Milano. Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2026 l’ufficio immigrazione dovrebbe essere di nuovo spostato, questa volta nel complesso del Santo Volto, la sede della Curia di Torino a nord-ovest della città. L’idea è riunire in un unico posto tutte le attività sulle pratiche per i permessi di soggiorno.



