Gene Hackman e sua moglie sono morti per cause naturali, dicono le autorità
A una settimana di distanza l'una dall'altro: lei per un'infezione virale, lui per una crisi cardiaca, dopo giorni da solo in casa e in uno stadio avanzato della malattia di Alzheimer

Venerdì le autorità del New Mexico, negli Stati Uniti, hanno detto che l’attore statunitense Gene Hackman e sua moglie, la pianista Betsy Arakawa, sono morti per cause naturali, rispettivamente per una malattia cardiaca e un’infezione virale, a una settimana di distanza l’una dall’altro.
Hackman e Arakawa, che avevano 95 e 65 anni, erano stati trovati morti una settimana fa in casa loro, in stanze separate e senza segni di ferite, in circostanze che finora erano state ritenute dubbie e poco chiare. Era quindi molto attesa la conferenza stampa sui risultati degli accertamenti svolti in questi giorni dalle forze dell’ordine e dai medici legali.
Heather Jarrell, medica legale del New Mexico, ha detto che Hackman è morto per le conseguenze di una malattia cardiaca, aggravata dalla malattia di Alzheimer da cui era affetto a uno stadio ormai molto avanzato; Arakawa era morta una settimana prima di lui a causa della sindrome polmonare da hantavirus, malattia che comporta infezioni ai polmoni e insufficienze respiratorie, e che viene trasmessa dagli escrementi dei topi.
Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, dopo la morte di sua moglie Hackman sarebbe rimasto da solo in casa, per diversi giorni e senza nessuna assistenza, e aveva avuto poi una crisi cardiaca: Jarrell ha detto che non è chiaro se le condizioni di Hackman fossero tali da non permettergli di sopravvivere autonomamente. Ha aggiunto di ritenere possibile che Hackman, per via dello stadio avanzato di Alzheimer, non si fosse nemmeno reso conto della morte di sua moglie una settimana prima.
I corpi di Hackman e Arakawa erano stati trovati lo scorso 26 febbraio da un operaio che doveva fare dei lavori di manutenzione, che aveva poi chiamato la polizia: Hackman era stato trovato nell’ingresso; Arakawa invece era stata trovata in un bagno di fianco a una stufetta portatile. Accanto a lei è stato trovato un contenitore per medicine e c’erano alcune pillole sparpagliate, e in un armadio del bagno è stato trovato il cane morto.
Secondo quanto detto dall’operaio la porta della casa era aperta, e la polizia non aveva rilevato segni di scasso o furti. Alcuni accertamenti successivi avevano portato a ritenere probabile che Hackman fosse già morto da diversi giorni: il suo corpo e quello della moglie erano già in parziale stato di decomposizione, e presentavano quelli che gli investigatori hanno descritto come «segni di mummificazione» sulle mani e sui piedi.
Era stata subito esclusa l’ipotesi di un omicidio, ed era stata ipotizzata una morte per asfissia o intossicazione, forse per una fuga di gas. Non erano però stati rilevati guasti nelle condutture della casa, costruita nel 2000, e i vigili del fuoco non avevano trovato indicazioni di un’intossicazione da monossido di carbonio. Non ci sono ancora notizie sulle cause della morte del cane, i cui risultati dell’autopsia non sono stati diffusi.