Trump ha sospeso anche la condivisione delle informazioni d’intelligence con l’Ucraina
Permettevano di conoscere gli spostamenti dei russi ed erano importanti almeno quanto l'appoggio militare, anche questo interrotto dagli Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno interrotto la condivisione delle informazioni d’intelligence con l’Ucraina. La notizia è stata anticipata mercoledì dal Financial Times e prima ancora dal Daily Mail, un giornale del Regno Unito di solito poco affidabile. È poi stata confermata dal direttore della CIA, John Ratcliffe, che ha detto che la sospensione è stata decisa dal presidente statunitense Donald Trump per fare pressione sul suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Martedì Trump aveva anche deciso di sospendere, con effetto immediato, gli aiuti militari all’Ucraina.
Ratcliffe ha detto di aspettarsi che la condivisione riprenderà, senza specificare quando.
La condivisione delle informazioni di intelligence era una parte preziosa del sostegno statunitense all’Ucraina: gli Stati Uniti dispongono dell’apparato di sorveglianza militare più potente del mondo e possono vedere molti degli spostamenti dei militari russi in tempo reale, grazie a voli di droni, immagini satellitari, intercettazioni e altro ancora. Contava almeno quanto l’appoggio materiale fornito sotto forma di munizioni, batterie di missili e altro.
Deborah Haynes, giornalista di Sky News nel Regno Unito specializzata in materie militari, ha detto che la condivisione dell’intelligence tra Stati Uniti e Ucraina non si è fermata del tutto ma è stata sospesa in modo selettivo, quindi alcune cose passano ancora e altre no. Secondo una sua fonte ucraina, gli statunitensi non danno più informazioni che potrebbero permettere ai soldati ucraini di compiere attacchi in territorio russo. L’Ucraina ha cominciato due anni fa una campagna massiccia per bombardare con i droni centinaia di bersagli militari e raffinerie in Russia.
Il Financial Times ha scritto che l’interruzione riguarda le informazioni «high value», quindi quelle davvero importanti, e anche quelle «time sensitive», ossia di rilevanza immediata. Il New York Times ha aggiunto che le informazioni d’intelligence che ancora sono condivise tra Stati Uniti e Ucraina sono quelle che riguardano la protezione delle truppe ucraine: vale a dire che se l’intelligence statunitense vede un rischio imminente per i soldati sul campo fa arrivare loro un avvertimento.
Per adesso il divieto di passare le informazioni dell’intelligence statunitense all’Ucraina vale anche per gli alleati degli Stati Uniti.
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