AfD ha ammesso nel gruppo parlamentare due dei suoi esponenti più estremisti

Il partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD), che è arrivato secondo alle elezioni di domenica, ha ammesso nel gruppo parlamentare due dei suoi esponenti più estremisti. Martedì hanno potuto partecipare alla prima riunione dei deputati Maximilian Krah e Matthias Helferich.
Il più noto dei due fuori dalla Germania è Krah, che era capolista alle europee dello scorso giugno ma si era dovuto dimettere dal direttivo di AfD dopo aver sostenuto che non tutti i membri delle SS, l’organizzazione paramilitare della Germania nazista, andassero considerati «automaticamente» dei criminali di guerra. Quelle dichiarazioni, fatte in un’intervista a Repubblica, avevano portato all’espulsione di AfD dal suo gruppo al Parlamento Europeo (oggi il partito fa parte di un nuovo gruppo, senza i vecchi alleati di Lega e Rassemblement National). Krah era stato coinvolto in altri scandali: un suo assistente era stato arrestato con l’accusa di spionaggio per conto della Cina.
Helferich, che secondo i media ha legami con gruppi neonazisti, nella scorsa legislatura era stato espulso dal gruppo parlamentare – ma non dal partito – dopo che erano stati pubblicati suoi messaggi in cui elogiava un programma nazista di eugenetica e si definiva «il volto amichevole dei nazisti». Ciononostante Helferich è stato candidato nella Renania Settentrionale-Vestfalia. L’ammissione di Krah e Helferich conferma l’influenza della corrente più radicale di AfD, capeggiata dal leader del partito in Turingia Björn Höcke, che è stato multato due volte per aver usato uno slogan nazista durante un comizio.
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