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  • Martedì 11 febbraio 2025

I soldati russi si curano in Corea del Nord?

Lo dice l'ambasciatore russo a Pyongyang: sarebbe un ulteriore passo nella collaborazione fra i due paesi, dopo l'impiego di truppe nordcoreane nella guerra in Ucraina

Un'infermiera nordcoreana all'ospedale di Pyongyang nel 2016 (AP Photo/Wong Maye-E)
Un'infermiera nordcoreana all'ospedale di Pyongyang nel 2016 (AP Photo/Wong Maye-E)
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L’ambasciatore russo in Corea del Nord, Alexander Matsegora, ha detto che centinaia di soldati russi feriti nella guerra in Ucraina sono andati in Corea del Nord per curarsi. Matsegora ha aggiunto che il regime del dittatore nordcoreano Kim Jong Un ospita i figli dei soldati russi uccisi in guerra in vari campus estivi organizzati nel paese e gestiti dal regime. Matsegora ne ha parlato in un’intervista con Rossiyskaya Gazeta, l’organo ufficiale della Federazione Russa su cui vengono pubblicati anche gli atti legislativi.

Lo scorso giugno Russia e Corea del Nord hanno firmato un accordo di difesa reciproca che ha portato a una crescente collaborazione tra i due governi. Finora però non era mai stato rivelato che questa riguarda anche le cure mediche dei soldati feriti: è una cosa inaspettata, anche perché le condizioni delle strutture sanitarie nordcoreane non sono all’avanguardia.

Secondo l’ambasciatore Matsegora la collaborazione nella cura di soldati feriti, in ospedali e altre strutture mediche, e le “vacanze” per i bambini russi sulla costa nordcoreana, in strutture gestite dal regime, sarebbero un’ulteriore prova dei grandi legami fra i due paesi. Tutto, dice Matsegora, avviene senza alcun pagamento da parte del governo russo: «Le cure, il soggiorno, il cibo: è tutto gratis».

Vladimir Putin e Kim Jong Un durante un incontro del settembre 2023 (Artyom Geodakyan, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)

Tutte le informazioni su ciò che riguarda la Corea del Nord sono parziali e spesso provenienti da servizi segreti esteri o da persone nordcoreane fuggite dal paese: alcuni dottori che sono riusciti a uscire dalla Corea del Nord hanno perlopiù raccontato di un sistema sanitario in difficoltà, soprattutto per l’assenza di medicine e strumentazioni necessarie. Il sistema sanitario nordcoreano prevede strutture di quattro diversi livelli: è possibile che quelle riservate normalmente alle élite forniscano servizi soddisfacenti, soprattutto se rifornite con medicine e materiale sanitario proveniente dalla Russia.

Alcuni osservatori, tra cui quelli del think tank statunitense Institute for the Study of War, hanno messo in dubbio le dichiarazioni dell’ambasciatore dicendo che spesso l’esercito russo rimanda immediatamente al fronte i soldati feriti, senza prevedere particolari cure o riabilitazioni.

Un piccolo ospedale a Ryongsan-ri, nella provincia di Hwanghae (AP Photo/David Guttenfelder)

Altri aspetti dell’accordo di difesa reciproca tra i due paesi erano già noti. Tra le altre cose, negli ultimi mesi la Corea del Nord ha inviato in Russia migliaia di container di armi, principalmente munizioni di artiglieria e lanciarazzi, ma anche missili balistici. In cambio ha ottenuto denaro, petrolio, carbone, cibo, medicine e beni di prima necessità. Come sempre quando si parla di Russia e Corea del Nord, i due regimi hanno smentito questi scambi, che sono però documentati dai servizi segreti di vari paesi, tra cui gli Stati Uniti e la Corea del Sud.

Dallo scorso ottobre la Corea del Nord ha inviato circa 11mila soldati a combattere per la Russia nella regione di Kursk, il territorio russo occupato dall’Ucraina: la loro presenza è stata confermata a dicembre, e lo scorso gennaio l’esercito ucraino ha catturato due soldati nordcoreani.

– Leggi anche: Come combattono i soldati nordcoreani in Russia

I soldati nordcoreani impegnati sul fronte russo-ucraino hanno mostrato una certa difficoltà a coordinarsi con l’esercito russo. Secondo fonti ucraine almeno 4mila sarebbero stati uccisi o feriti in poco più di un mese. Rapporti di intelligence sudcoreani sostenevano che da metà gennaio i soldati nordcoreani non fossero più operativi in Russia (proprio a causa delle ingenti perdite), ma venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in uno dei suoi messaggi televisivi ha detto che i soldati nordcoreani sono «tornati in prima linea e hanno condotto nuovi assalti contro le postazioni ucraine».

Le cure mediche offerte ai soldati russi in Corea del Nord sono state interpretate anche come un modo per favorire l’interazione fra i due eserciti e l’addestramento dei soldati nordcoreani secondo le esigenze dei comandi russi.

Un soldato russo sul fronte ucraino ad agosto (Russian Defense Ministry Press Service via AP)