Volodymyr Zelensky dice che i soldati nordcoreani sono tornati a combattere al fronte nella regione russa di Kursk

Un soldato russo maneggia un mezzo d'artiglieria durante i combattimenti nella regione di Kursk, in una foto diffusa lo scorso novembre (Russian Defense Ministry Press Service via AP)
Un soldato russo maneggia un mezzo d'artiglieria durante i combattimenti nella regione di Kursk, in una foto diffusa lo scorso novembre (Russian Defense Ministry Press Service via AP)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i soldati nordcoreani sono tornati a combattere nella regione russa di Kursk, dove affiancano l’esercito russo. Sia alcuni funzionari statunitensi e ucraini sentiti dal New York Times sia i servizi segreti della Corea del Sud avevano detto che i soldati inviati dalla Corea del Nord erano stati ritirati dal fronte da alcune settimane, probabilmente a causa delle pesanti perdite subite: venerdì invece Zelensky ha detto che stanno di nuovo combattendo con la Russia, con cui hanno compiuto «nuovi assalti» nella regione parzialmente occupata dall’Ucraina.

I servizi segreti sudcoreani hanno stimato che la Corea del Nord abbia inviato in Russia 11mila soldati, almeno 300 dei quali sarebbero morti e 2.700 feriti: per Zelensky tuttavia i soldati nordcoreani morti sarebbero fino a 4mila. Sempre secondo il presidente ucraino nei combattimenti di questi giorni sono state eliminate «centinaia di soldati russi e nordcoreani».

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