A Bologna sono state rimosse tremila tonnellate di fango dal canale di Reno
Era stato ostruito dall'alluvione di ottobre, ora scorre di nuovo nel centro storico e ha anche un nuovo tratto scoperto

Sono state rimosse tremila tonnellate di fango e detriti che si erano accumulate nel canale di Reno, a Bologna, dopo l’alluvione dello scorso ottobre. È stato un lavoro lungo e impegnativo, che ha richiesto anche diversi interventi di riparazione dei tratti danneggiati dalle frane connesse all’alluvione. Finora il canale era rimasto in secca.
Il canale di Reno è uno dei più importanti della rete di canali di Bologna insieme al Savena e al Navile. È una rete fitta e complessa, fatta di corsi d’acqua naturali e artificiali, torrenti e chiuse: fu creata nel Medioevo per portare l’acqua in città, dal momento che non c’è un fiume che l’attraversa. Le alluvioni di ottobre hanno creato molti problemi a questi canali, oltre che ai torrenti Ravone e Meloncello, che sono esondati e hanno allagato decine di strade, centinaia di cantine, garage e primi piani di molte case. In quei giorni erano state temporaneamente evacuate migliaia di persone in tutta l’area metropolitana di Bologna e ci sono stati danni per circa 10 milioni di euro.
Quando l’acqua si è abbassata, nei canali sono rimaste migliaia di tonnellate di fango, detriti e rami. Lunedì il consorzio Canali di Bologna, cioè l’ente che si assicura del loro corretto funzionamento, ha fatto sapere che i lavori di pulitura e ripristino del canale di Reno erano stati completati. Contemporaneamente è stato scoperto nel centro della città, in via Riva di Reno, un tratto del canale che era coperto da settant’anni, come del resto la gran parte di quel corso d’acqua (era stato chiuso negli anni Cinquanta e oggi a Bologna si può vedere solo in alcuni punti, tra i quali la famosa finestrella di via Piella).

Volontari spalano il fango per liberare via San Pio V e via Malvasia a Bologna, 22 ottobre 2024 (Michele Nucci / LaPresse)
La scopertura del canale di Reno è stata fatta all’interno dei lavori per la linea rossa del tram e prevede che, dopo il rifacimento del canale, resti scoperto il tratto che va dalla rotonda Ettore Tarozzi fino all’incrocio con via Brugnoli.
Il consorzio Canali di Bologna dice che a breve inizieranno gli interventi di riparazione della canaletta Ghisiliera, un corso d’acqua artificiale parzialmente coperto che era stato danneggiato dal Ravone lo scorso ottobre, e altri lungo il canale di Savena, dalla chiusa di San Ruffillo fino a porta Castiglione.
Negli ultimi due anni a Bologna ci sono stati molti danni legati alle intense precipitazioni. Per prevenirli però non basta pulire e scoperchiare i canali, ma come hanno fatto notare diversi esperti occorre agire anche sul consumo di suolo sulle colline, che non riescono più a trattenere l’acqua come in passato, e su altri interventi – strutturali e non – di mitigazione del rischio.
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