I sostenitori dell’ex presidente sudcoreano hanno preso d’assalto un tribunale di Seul
Sono entrati nell'edificio dopo la proroga dell'arresto di Yoon Suk-yeol, accusato di insurrezione e alto tradimento

Sabato pomeriggio (nella notte tra sabato e domenica in Italia) più di 40mila sostenitori dell’ex presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol si sono radunati davanti a un tribunale di Seul, la capitale della Corea del Sud, mentre era in corso l’udienza con cui i giudici hanno prorogato l’arresto di Yoon per altri 20 giorni.
Quando è stata annunciata la proroga dell’arresto, alcuni di loro hanno iniziato ad arrampicarsi sui muri esterni del tribunale. Hanno rotto finestre e lanciato sedie, immondizia, estintori e altri oggetti contro le forze dell’ordine che cercavano di fermarli. Alcuni sono riusciti a entrare nell’edificio e hanno distrutto mobili e altre cose trovate in giro.
L’assalto è durato varie ore: la polizia ha arrestato circa 90 persone e ha detto che sta indagando per individuare altri eventuali responsabili. Nove agenti sono stati feriti, insieme a circa 40 manifestanti.
L’ex presidente Yoon Suk-yeol è accusato di insurrezione e alto tradimento, dopo che lo scorso 3 dicembre aveva imposto la legge marziale nel paese. Era stato preso in custodia lo scorso 15 gennaio, con un’operazione di polizia lunga e complessa, e ora i giudici hanno prorogato l’arresto sostenendo che Yoon potrebbe cercare di inquinare le prove. Oltre all’indagine penale per la quale è stato arrestato, Yoon è anche stato sottoposto a una procedura di impeachment che comporta la sospensione dall’incarico.
Yoon è attualmente detenuto in una cella d’isolamento di un carcere di Seul; ha sempre contestato l’arresto e negato le accuse. La questione, che va avanti da oltre un mese, sta creando parecchio caos nella politica sudcoreana: Yoon era stato inizialmente sostituito dal primo ministro Han Duck-soo, che però era rimasto in carica come presidente ad interim per appena 12 giorni, ed era poi stato a sua volta sospeso da una procedura di impeachment. Dallo scorso 27 dicembre il presidente ad interim è Choi Sang-mok, un economista indipendente ma considerato molto vicino al Partito del Potere Popolare, quello di Yoon e Han.

Sostenitori di Yoon Suk-yeol riuniti davanti al tribunale del distretto occidentale di Seul (Seo Dae-yeon/Yonhap via AP)