Gli Stati Uniti hanno riconosciuto il leader dell’opposizione del Venezuela Edmundo González Urrutia come presidente eletto

Edmundo González Urrutia (destra) e Maria Corina Machado, l'altra leader dell'opposizione attualmente in esilio, in una foto della campagna elettorale, 31 maggio 2024 (AP Photo/Ariana Cubillos)
Edmundo González Urrutia (destra) e Maria Corina Machado, l'altra leader dell'opposizione attualmente in esilio, in una foto della campagna elettorale, 31 maggio 2024 (AP Photo/Ariana Cubillos)

Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha riconosciuto come “presidente eletto” del Venezuela Edmundo González Urrutia, il leader dell’opposizione del paese che a luglio aveva sfidato il presidente uscente Nicolás Maduro, vincendo di fatto le elezioni. Il Consiglio nazionale elettorale venezuelano, organo controllato dal regime, aveva però assegnato la vittoria a Maduro senza mai fornire prove del conteggio dei voti. C’erano state diffuse e circostanziate accuse di brogli elettorali, e per questo gli Stati Uniti, così come diversi altri paesi, avevano già riconosciuto la vittoria di Urrutia: è però la prima volta che un importante funzionario statunitense riconosce il leader dell’opposizione come il presidente eletto.

Urrutia si trova in esilio in Spagna da settembre, in quanto era ricercato dalla polizia del regime venezuelano per aver pubblicato, insieme al resto dell’opposizione, le ricevute del voto elettronico che dimostravano la sua vittoria; nei mesi scorsi aveva detto di esser stato costretto a riconoscere la vittoria di Maduro per poter lasciare il Venezuela e non essere arrestato. Urrutia ha però fatto sapere che il prossimo 10 gennaio, quando è previsto l’insediamento del nuovo governo, intende tornare nel suo paese per prendere il posto da presidente.