I danni e i disagi per le forti grandinate in Piemonte

Ha colpito soprattutto la provincia di Torino, e ha causato danni alle coltivazioni di grano, farro, orzo e mais, che sono nel periodo di fioritura

La grandine in un giardino a Santena, in provincia di Torino (ANSA)
La grandine in un giardino a Santena, in provincia di Torino (ANSA)
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Nel pomeriggio di mercoledì ci sono stati forti temporali e grandinate in Piemonte, che hanno riguardato soprattutto le zone sud e sudest di Torino. Le città più colpite sono state Santena, Cambiano, Moncalieri e Trofarello. I danni maggiori ci sono stati a Santena, dove molte strade sono state ricoperte dalla grandine, fino a 40 centimetri: nel centro della città alcune auto sono rimaste bloccate dagli accumuli di ghiaccio, e ci sono stati disagi sia sulla tangenziale sud di Torino e sull’autostrada Torino-Piacenza, sia sulla linea ferroviaria verso Chieri. I danni sono stati accentuati dal fatto che i nubifragi sono arrivati dopo due anni di grave siccità nel Nord Italia.

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Le piogge intense che vanno avanti da alcuni giorni e la grandine di mercoledì hanno causato danni anche alle coltivazioni. La Coldiretti di Torino, la principale associazione di categoria che rappresenta gli agricoltori italiani, ha segnalato in particolare danni nelle zone di Chieri e Carmagnola ai campi di grano, farro, orzo e mais, che sono nel periodo di fioritura. Coldiretti segnala anche difficoltà nella raccolta del fieno dai campi, «perché è impossibile entrare con i mezzi agricoli nei prati impregnati e trasudanti acqua».

Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino, ha commentato quanto successo dicendo che «si ripete il copione del 2023, quando abbiamo visto le grandinate sui nostri campi gia nei mesi primaverili. Per le nostre zone, i temporali con grandine erano episodi non frequenti e confinati nei mesi tardo estivi. Da due anni rappresentano un flagello con una frequenza martellante, con un’estensione sempre piu vasta dei singoli fenomeni e una quantità di grandine e una forza dei venti che prima erano considerati eccezionali ma ora stanno diventando la normalità».

Le piogge intense nel frattempo sono continuate anche nel resto del Nord Italia, in particolare nella bergamasca e nel pavese. In Veneto, dove sono ancora alle prese con i danni della scorsa settimana, il livello dei fiumi per il momento è sotto controllo, mentre a Milano e dintorni non ci sono state esondazioni.

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